Senato approva il nuovo Documento programmatico di finanza pubblica

Si chiamerà Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) il documento che andrà a sostituire la precedente Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef). Il passaggio dal Def al Dpfp, che riflette l’adeguamento alle recenti regole di governance economica dell’Unione europea, arriva dalla decisione presa dalla Commissione bilancio del Senato che ha approvato all’unanimità la risoluzione sul Documento programmatico di finanza pubblica. La risoluzione segna l’avvio di un nuovo ciclo di programmazione economica e finanziaria per il triennio 2026-2028.

La riforma delle regole di governance economica europea ha ridefinito gli strumenti di pianificazione dei Paesi membri. Di conseguenza, lo Stato italiano ha sostituito il tradizionale Documento di economia e finanza con un Documento più mirato alla finanza pubblica. Nel corso di aprile, il Parlamento ha approvato il Documento di finanza pubblica 2025, ora alla base del nuovo Dpfp. Il governo è chiamato a presentare il Dpfp per garantire coerenza con i vincoli europei e con gli obiettivi di bilancio nazionali.

Il provvedimento dovrà ora essere trasmesso alle Camere per il relativo esame e voto, in vista della legge di bilancio per il periodo 2026-2028. Parallelamente al Dpfp, sarà redatta una Nota tecnico-illustrativa al disegno di legge di bilancio (Nti). L’intento è garantire trasparenza e consentire il confronto parlamentare sui dati macroeconomici e sui dettagli delle misure.

Il Dpfp sarà corredato da una relazione dedicata agli indicatori di benessere equo e sostenibile, strumento introdotto per affiancare i tradizionali indicatori di contabilità nazionale. L’obiettivo è integrare valutazioni sul progresso sociale e ambientale alle analisi strettamente di finanza pubblica. Questo approccio punta a una visione più ampia dell’impatto delle politiche economiche sui cittadini e sull’ambiente.

Con l’approvazione del nuovo Documento programmatico di finanza pubblica, l’Italia si allinea così alle direttive europee e apre il percorso per la legge di bilancio 2026-2028. Le prossime tappe vedranno il Parlamento impegnato nel vaglio dei numeri e delle misure, in vista di una manovra che dovrà coniugare vincoli di bilancio e rilancio economico.