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Servizio elettrico: stop al servizio di maggior tutela per 3,7 milioni di clienti

Termina oggi lunedì 1° luglio per 3,7 milioni di clienti domestici il servizio elettrico di maggior tutela, ossia le forniture di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) rivolte ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese).

Delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni sono oggi servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni sono rimaste o rientrate nella maggior tutela che si divide in clienti vulnerabili (per età, difficoltà economiche o disabilità), e clienti non vulnerabili. Nello specifico vengono considerati vulnerabili coloro che hanno più di 75 anni, o sono percettori di bonus sociale, o soggetti a disabilità (L.104/92), o residenti in un modulo abitativo di emergenza o isola minore non interconnessa.

Dal 1° luglio sono 3,8 milioni i clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti in tutela, mentre i restanti 3,7 milioni non vulnerabili che non hanno un contratto in essere sul mercato libero, passeranno automaticamente al servizio a tutele graduali e verrà assegnato al venditore vincitore dell’asta nella zona in cui si trova.  Questo servizio ha durata di poco meno di tre anni (fino al 31 marzo 2027) e, in mancanza di una scelta espressa, al termine di questo periodo il cliente sarà rifornito sempre dallo stesso venditore sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole.

Naturalmente ogni cliente, vulnerabile o meno, può scegliere in ogni momento di entrare nel mercato libero. Nessun tipo di passaggio da un venditore all’altro comporta l’interruzione della fornitura. Le condizioni economiche del servizio a tutele graduali sono uguali in tutta Italia e includono la componente in quota fissa denominata “parametro gamma” pari a -72,65 euro/Pod/anno. Tale componente verrà aggiornata annualmente dall’Autorità in funzione del numero di clienti riforniti nel servizio a tutele graduali. Le condizioni economiche relative alla spesa per la materia energia comprendono anche una componente a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia pari alla media mensile dei valori a consuntivo del prezzo all’ingrosso e una componente a copertura dei costi del dispacciamento. Dalla somma del “parametro gamma” con la riduzione delle componenti di commercializzazione in maggior Tutela, si arriva, sulla base degli elementi a oggi disponibili, a un valore per il servizio a tutele graduali di circa -113 euro l’anno rispetto alla maggior tutela.

“Siamo in presenza di un momento importante per l’evoluzione del mercato elettrico – ha dichiarato il presidente Arera Stefano Besseghini. “L’autorità si è attivata per tempo per consentire un passaggio al mercato libero progressivo, rispettoso delle scelte dei consumatori e in grado di evitare incrementi dei costi legati alla transizione. È importante la collaborazione che il sistema bancario sta garantendo per assicurare la continuità anche sul tema dei sistemi di pagamento automatici delle bollette, ad ulteriore garanzia dei clienti. Dal oggi il focus dell’autorità si concentrerà sul monitoraggio della evoluzione delle condizioni di mercato, per permettere ai consumatori di avere quella chiarezza delle condizioni che è prerequisito di qualunque scelta”.

In programma per il prossimo 9 luglio, in occasione della Relazione annuale di Arera a Parlamento e Governo, la disponibilità di fornire ulteriori statistiche sul passaggio da maggior tutela a libero mercato e viceversa e sui cambiamenti del mercato di luce e gas, in aggiunta ai dati statistici definitivi 2023 su tutti i settori di competenza dell’Autorità.

Tabella: arera.it

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