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Turismo, regna il pessimismo nelle strutture ricettive

Ad inizio febbraio 2021 quasi metà (44,7 per cento) delle strutture ricettive extralberghiere sono ancora chiuse e pensano di riaprire tra marzo e giugno.

La fiducia per il 2021 non è, ad oggi, metà febbraio, altissima. Solo il 22 per cento pensa che quest’anno appena iniziato sarà meglio del 2020.

Il 45 per cento non ha ancora ricevuto alcuna prenotazione per il 2021.

Saltano agli occhi le prenotazioni per ​giugno;​ sono già quasi il doppio di quelle rispettive di aprile e maggio e superiori a quelle ricevute per agosto; questo fa sperare che giugno potrà essere un mese sicuramente interessante.

Ricordiamolo: giugno è l’ultimo mese in cui si potrà spendere il ​bonus vacanze​ che è ancora in tasca a più di un milione e centomila famiglie Italiane.

A giudicare dai numeri, le prenotazioni anche per questa prima metà del 2021 saranno last minute e provenienti perlopiù da italiani (73,8 per cento).

Nel 2021 si punterà con più consapevolezza alla disintermediazione e al cashback di Stato

I gestori di strutture ricettive extralberghiere dichiarano di voler procedere all’attivazione di tutti quegli strumenti atti limitare le prenotazioni su cui gravano le pesanti commissioni delle grandi OTA aumentando il contatto diretto con i viaggiatori.

Un dato interessante: il 22 per cento ha dichiarato di voler acquistare un POS fisico abilitato al cashback di stato​ per intercettare i più di 7 milioni di Italiani che lo hanno attivato, e offrire loro un soggiorno con lo sconto pieno del 10 per cento. Sicuramente uno strumento in più per aumentare i contatti diretti.

Questi i risultati del sondaggio svolto tra duemila strutture ricettive extralberghiere di Bed-and-Breakfast.it. La fiducia per il 2021 non è quindi altissima.

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