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Unsic al tavolo ministeriale: “I cambiamenti climatici sono strutturali”

“Il caldo estremo, in molte aree del Paese e in determinati periodi dell’anno, non può più essere trattato come un’emergenza episodica, alla stregua di una grandinata o di un’alluvione. È ormai una condizione strutturale, una delle manifestazioni più evidenti del cambiamento climatico, e in quanto tale richiede misure sistemiche, permanenti e adattabili ai diversi contesti produttivi”.

È quanto ha detto l’ingegner Vincenzo Fuccillo, intervenuto in rappresentanza dell’Unsic al tavolo tecnico con le parti sociali dedicato alla definizione di un protocollo quadro sulle misure di prevenzione e contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche.

Fuccillo ha sottolineato l’importanza del fatto che “il protocollo quadro sia stato volutamente mantenuto su un piano generalista”, proprio per “permettere ai livelli territoriali e settoriali di definire con maggiore efficacia e realismo le misure da applicare, calandole concretamente nelle singole realtà aziendali e produttive”.

Inoltre con altrettanta convinzione ha espresso la piena condivisione rispetto alla necessità di includere la riduzione dell’orario di lavoro per ragioni climatiche tra le casistiche che possono legittimamente accedere agli strumenti di integrazione salariale. “Questo rappresenterebbe un passaggio fondamentale sia per la tutela reale dei lavoratori esposti a condizioni climatiche critiche, sia per offrire alle imprese una leva gestionale flessibile e ragionevole, in un contesto ambientale sempre più incerto – ha detto Fuccillo.

Infine ha ribadito quanto sia importante superare l’attuale frammentazione normativa, spesso generata da ordinanze comunali o regionali scoordinate, e lavorare invece per un sistema coerente, concertato e condiviso, basato su misure omogenee, settoriali e territorialmente sostenibili.

Il presidente dell’Unsic, Domenico Mamone, ribadisce l’importanza della presenza dell’organizzazione datoriale di via Bargoni nel tavolo ministeriale su un tema così universale e centrale per il nostro futuro e per quello delle future generazioni. “Ho apprezzato fortemente l’approccio adottato dal Ministero, orientato a costruire un sistema di regole basato sul coinvolgimento diretto delle parti sociali, a livello settoriale e territoriale, piuttosto che su una mera imposizione normativa dall’alto. Ritengo sia una direzione di grande valore, che valorizza la condivisione e il confronto, e che potrà produrre risultati concreti e sostenibili nel tempo, a cui ovviamente l’Unsic garantirà il proprio prezioso apporto”.

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