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Vaccini in azienda: ecco le linee guida dell’Inail

vaccini

Arrivano le linee guida per la vaccinazione nei luoghi di lavoro, dopo il protocollo del 6 aprile firmata da Inail, ministeri del Lavoro e della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza.

Efficacia, efficienza e sicurezza. Sono questi i punti cardini su cui ruota la pubblicazione (consultabile CLICCANDO QUI), allegata a una circolare interministeriale del 12 aprile, che delinea la struttura per un piano vaccinale da applicare all’interno delle realtà imprenditoriali.  

In particolare, ne costituiscono presupposti imprescindibili la disponibilità di vaccini, la disponibilità dell’azienda, la presenza del medico competente o di personale sanitario adeguatamente formato, la sussistenza delle condizioni di sicurezza per la somministrazione di vaccini, l’adesione volontaria e informata da parte dei lavoratori e la tutela della loro privacy.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ

 Nel documento vengono specificati tutti i passaggi che le imprese devono affrontare per allestire gli impianti vaccinali. Nello specifico l’azienda deve:

  • comunicare all’azienda sanitaria di riferimento le modalità di adesione;
  • gli oneri sono a carico del datore di lavoro o delle rispettive associazioni di categoria, a eccezione:
    • dei vaccini,
    • dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi)
    • degli strumenti formativi e per la registrazione delle vaccinazioni

Oltre a una serie di requisiti preliminari, la vaccinazione in azienda deve prevedere la presenza dei materiali, delle attrezzature e dei farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività, e di strumenti informatici che permettano la registrazione dell’avvenuta inoculazione del vaccino, secondo le modalità fissate a livello regionale.

La registrazione deve essere effettuata subito dopo la somministrazione, durante il periodo di osservazione post-vaccinazione della durata di almeno 15 minuti.

Per intervenire immediatamente nel caso di reazioni avverse a rapida insorgenza, che dovranno essere registrate utilizzando le modalità di segnalazione previste dalla Regione o Provincia autonoma di riferimento, è necessario prevedere la presenza di risorse in grado di gestirle.

Si raccomanda, in ogni caso, di indirizzare eventuali soggetti a rischio all’azienda sanitaria competente, in modo che possano essere vaccinati in ambiente protetto.

L’azienda, inoltre, è tenuta a programmare anche la somministrazione della seconda dose, quando prevista, secondo le modalità e tempistiche di ciascun vaccino.

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