
Una relazione filoeuropeista, protesa a smorzare i toni nell’infinita querelle tra Roma e Bruxelles. Questo, in sintesi, il discorso del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, all’assemblea annuale di Via Nazionale. “Addossare all’Europa le colpe del nostro disagio è un errore, non porta alcun vantaggio e distrae dai problemi reali – ha detto Visco, aggiungendo che “saremmo stati più poveri senza l’Europa, lo diventeremmo se dovessimo farne un avversario”.
“Quelli che sono talvolta percepiti come costi dell’appartenenza all’euro sono in realtà il frutto del ritardo con cui il Paese ha reagito al cambiamento tecnologico e all’apertura dei mercati – ha aggiunto il governatore, evidenziando come “quasi tutti gli altri paesi hanno fatto meglio di noi”.
Visco, in sintesi, auspica una strategia rigorosa e credibile di riduzione del debito, riforme strutturali di ampio respiro e misure a sostegno del lavoro e dell’attività produttiva, sottolineando come le imprese “dovranno cogliere le occasioni che offrono il mercato e la tecnologia”.
Bankitalia, insomma, ribadisce la necessità che venga garantita la sostenibilità finanziaria, evidenziando come per le banche non sia scomparso il pericolo che vengano colpite “dalla recessione e dal rischio-paese”, malgrado gli sforzi compiuti sui crediti deteriorati e la redditività. Secondo Visco, “sostenere la crescita e allentare le tensioni sui mercati è cruciale” per garantire la piena funzionalità delle banche.
Il governatore, lanciando l’allarme demografico, è favorevole all’apporto degli immigrati. “Da qui al 2030 senza il contributo dell’immigrazione – ha detto ancora – la popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni diminuirebbe di tre milioni e mezzo, calerebbe di ulteriori sette nei successivi 15 anni”.
Il vicepremier, Matteo Salvini, esprime apprezzamento per le parole di Visco: “Bene la relazione di Banca d’Italia, che conferma la necessità di uno choc fiscale per far ripartire l’economia italiana. La flat tax è la prima riforma che governo e Parlamento dovranno discutere”. Posizione accolta favorevolmente dai Cinque Stelle. “La proposta della Lega di finanziare in deficit la flat tax – affermano fonti parlamentari del Movimento – ci trova favorevoli. A maggior ragione se, come apprendiamo, Tria già condivide questa idea: ben venga il regime fiscale al 15 per cento per i redditi fino ai 65mila euro”.
“Un quadro tanto realistico quanto drammatico – è il commento del presidente della Cassa previdenziale dei Dottori commercialisti, azionista di Banca d’Italia, Walter Anedda. “Il governatore Visco – evidenzia – ha mostrato la fotografia di un paese in cui c’è necessità di dare fiducia alle imprese e alle famiglie, e ha indicato insieme la diagnosi, la cura e la prognosi in tema di sviluppo del Paese”. “Il governatore – continua Walter Anedda – ha fornito spunti di riflessione, dai quali emerge la necessità che i decisori politici nel prossimo futuro dovranno assumere decisioni dettate non tanto da quello che chiedono i cittadini, quanto da quello di cui i cittadini hanno bisogno”.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
