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Puglia e Molise: programma Italia-Albania-Montenegro

Il Programma interregionale Italia-Albania-Montenegro, che coinvolge Molise, Albania, Montenegro, e vede la Puglia nel ruolo di autorità di gestione, è stato presentato nei giorni scorsi dall’assessore allo Sviluppo economico e all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone.
Il programma ha una dotazione finanziaria di 92 milioni di euro, che consentirà di soddisfare obiettivi strategici.
L’assessore Capone ha ricordato che “sono trascorsi 26 anni da quando 28mila cittadini albanesi approdarono sulle nostre coste a bordo di vecchie navi. In quel caso la nostra regione fu colta di sorpresa, eppure, si trasformò in un unico gigantesco abbraccio d’amore. Oggi le cose sono cambiate, Albania e Montenegro crescono rapidamente, e la Puglia si pone nuove sfide su turismo, risorse naturali, innovazione”.
E’ una lunga storia di cooperazione quella che tiene insieme da decenni Italia e Balcani. Una storia passata attraverso i ProgrammiInterreg Italia-Albania edIPA Adriatico, per arrivare ai giorni nostri, appunto, con il nuovo trilateraleInterreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro.
L’evento di lancio ha offerto l’occasione non solo per illustrare le novità di un Programma che sviluppa gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e della Politica di Coesione, implementando azioni congiunte tra attori nazionali e regionali al fine di favorire la crescita economica, ma rappresenta anche il momento ideale per anticipare i contenuti e le linee guida della prima Call for Proposals, il bando di prossima pubblicazione che finanzierà progetti di cooperazione nei tre Paesi coinvolti.
Dei circa 92 milioni di euro di dotazione finanziaria complessiva destinata al Programma, co-finanziato dall’Unione europea attraverso lo Strumento di Assistenza Pre-Adesione (IPA), 25 milioni verranno allocati sulla prima Call for Proposals.
Quattro gli assi prioritari su cui dovranno focalizzarsi gli interventi: rafforzamento della competitività delle piccole e medie imprese per migliorare lo sviluppo del mercato transfrontaliero; gestione intelligente del patrimonio naturale e culturale, per incoraggiare un turismo sostenibile; protezione dell’ambiente e miglioramento dell’efficienza energetica, per gestire il rischio legato ad un utilizzo sbagliato delle risorse carbone e acqua; miglioramento dell’accessibilità transfrontaliera, per garantire un servizio di trasporto sostenibile.
L’obiettivo è incoraggiare questi territori a creare le condizioni per uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile, in linea anche con la Strategia Macroregionale Adriatico Ionica dell’Unione Europea (Eusair), che punta su quattro pilastri tematici: “Crescita blu”, “Connettere la Regione”, “Qualità ambientale”, “Turismo sostenibile”.

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