UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
“Rivoluzione pensioni: tra incroci di contribuzione e percorsi all’interno della galassia previdenziale” è il titolo dell’interessante intervento tenuto dal direttore dell’Enasc, Luigi Rosa Teio, all’interno del convegno “Anno Zero. Ripartenza. Nuove opportunità e sinergie”, organizzato dall’Unsic di Rimini che ha visto la partecipazione di commercialisti e consulenti del lavoro confrontarsi sul tema dei servizi da proporre alle aziende dopo il traumatico periodo della pandemia.
La relazione del direttore Rosa Teio ha illustrato le possibili novità che il legislatore metterà in campo nel settore previdenziale. Dal 1898, data di partenza del nostro sistema pensionistico, sono stati evidenziati i passaggi più importanti delle modifiche sulle pensioni introdotte dalle varie norme di legge con l’evidente frazionamento delle regole collegate all’attività lavorativa svolta. Per questo, seppur all’interno dell’Inps, le modalità per l’accesso alle prestazioni ed al calcolo dell’importo, variano in base all’attività di riferimento.
Ad esempio si citano i Fondi speciali, come quello degli elettrici, degli autoferrotranvieri, dei telefonici, i quali conservano ancora regolamentazione diverse rispetto al regime generale.
Trattando delle casse dei liberi professionisti, sono stati rimarcati i difficili incroci di previdenza all’interno della galassia pensionistica.
Il direttore Rosa Teio ha sottolineato il ruolo fondamentale di assistenza in questo settore, di un patronato moderno come l’Enasc: consulenze di alta qualità per indirizzare sulla strada pensionistica più favorevole per i cittadini. Tra cumulo gratuito, totalizzazione, ricongiunzione, la scelta pensionistica diventa fondamentale per arrivare prima alla pensione e con un importo più prospero.
Infine, sono stati esposti i possibili scenari dopo quota 100: dalla quota 41, ad una quota 100 rivisitata. Doveroso da parte dell’esperto in materia di previdenza, l’auspicio di prossime, necessarie e concrete azioni a favore di particolari categorie quali i lavori usuranti/gravosi, i lavoratori precoci, le donne ed i caregivers.
L’intervento si è concluso con la conferma della disponibilità del patronato Enasc a collaborare fattivamente con i liberi professionisti che si occupano di servizi alle imprese.
