
Si è conclusa con successo, tra la soddisfazione generale di tutti i partecipanti, la terza edizione dell’HSE Symposium – Salute, Sicurezza sul lavoro e Ambiente, manifestazione ideata ed organizzata dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dall’Associazione Europea per la Prevenzione, con il supporto di Inail Campania, di Ebilav – Ente Bilaterale Nazionale e di Fondolavoro, il fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua delle micro, piccole, medie e grandi imprese. Il forum nazionale su salute, sicurezza sul lavoro e ambiente si è tenuto nelle giornate del 29 e 30 ottobre 2021, in concomitanza con la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (European Week for Safety and Health at Work 2021), nell’ Aula Magna “Gaetano Salvatore” della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II al Secondo Policlinico di Napoli, alla presenza dei rappresenti delle istituzioni, del mondo accademico, di giovani universitari, degli esponenti della società civile e degli addetti ai lavori del mondo della sicurezza.
Il Symposium, dopo lo stop forzato dell’anno scorso a causa della pandemia, è tornato nella sua terza edizione con l’intento di diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro e promuoverne l’innovazione tecnologica, strutturale e procedurale, unendo le esperienze e le proposte dei massimi organismi nazionali, accogliendo gli interventi dei rappresentanti delle autorità pubbliche, degli atenei, ordini professionali, organismi di tutela e controllo nonché dei delegati di numerose aziende del settore.
Leitmotiv che da sempre caratterizza l’evento sin dal 2018, anno della sua istituzione, è quello di porre solide basi per un confronto permanente e condiviso, tra i poliedrici ambiti nei quali si articolano le attività di coloro che operano negli ambiti della prevenzione e della sicurezza, così da istituzionalizzare un’iniziativa formativa e sociale, esauriente e non frammentaria. “Da oltre quattro anni – hanno sottolineato i promotori –abbiamo deciso diaffrontare insieme l’argomento e le problematiche ad esso connesse ampliando a tutte le componenti della nostra società sia il contesto di analisi che la ricerca di soluzioni condivise. La forza dell’HSE Symposium è quella di riuscire a mettere in rete ben 22 Atenei italiani e di unire allo stesso tavolo esponenti del governo, della magistratura, della chiesa, delle università italiane, della stampa, delle istituzioni locali e nazionali, degli organismi di tutela e controllo, fino ai rappresentanti dei lavoratori e dei loro datori di lavoro. La sicurezza, la salute, il rispetto delle regole è un assunto imprescindibile di ogni civiltà e solo con un intervento condiviso da tutti si riuscirà ad invertire la tragica sequenza cui quotidianamente assistiamo”.
Formazione ed informazione, prevenzione e repressione degli abusi: nell’azione combinata di ciascuno di questi elementi e nella costante collaborazione tra i vari settori della società civile si potranno produrre risultati rilevanti nelle azioni di contrasto alle morti sul lavoro nonché procedure efficaci per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini. Questo è quanto emerso dal lavoro dei tecnici e dei ricercatori dell’HSE Symposium di Napoli durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la sede dell’INAIL Campania. Nel corso dell’incontro preliminare, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha presentato i dati sulle denunce d’infortunio sul lavoro inoltrate all’lnail tra gennaio e luglio 2021, mostrando l’aumento considerevole di quasi 24mila in più rispetto all’anno precedente.
L’Inail ha presentato anche i dati delle denunce di infortunio sul lavoro che hanno avuto esito mortale. Le morti bianche da gennaio a luglio 2021 sono state 677, 39 in meno rispetto alle 716 registrate nei primi sette mesi del 2020 (-5,4 per cento).
A completare l’analisi dell’Inail sono i dati relativi alle denunce di malattia professionale che fino a luglio 2021 sono state 33.865, 8.660 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+34,4 per cento). Le patologie denunciate tornano quindi ad aumentare, dopo un 2020 condizionato fortemente dalla pandemia con denunce in costante decremento nel confronto con gli anni precedenti.
E’ proprio l’importanza dei numeri rendicontati dall’Inail, che fa comprendere la rilevanza e la necessità di trattazione del tema della sicurezza in tutte le sue derivazioni. Da qui l’esigenza quasi improrogabile di riunire con cadenza annuale tutti gli attori che satellitano intorno al mondo del lavoro, in tutte le sue forme e derivazioni. E non si può parlare di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente senza parlare anche di innovazione, aggiornamento, formazione, dando spazio alle nuove idee. Anche quest’anno HSE Symposium si è confermato un’occasione di confronto e di definizione di strategie concrete ed innovative per un mondo del lavoro in continuo fermento.
“Oggi più che mai garantire la sicurezza dei lavoratori costituisce non solo un obbligo giuridico, discendente dalla nostra Costituzione e dai Trattati internazionali, ma un dovere morale e civile inderogabile” ha dichiarato il presidente della Camera Roberto Fico nel corso dell’intervento di apertura dei lavoro rivolgendosi agli organizzatori dell’HSE Symposium.
“Il presidente Fico – hanno poi commentato i promotori del Symposium – evidenzia la necessità di una linea comune – di condivisione, partecipazione e ricerca – che è in completa aderenza con gli elementi fondativi dell’HSE Symposium. Concordiamo che l’azione di controllo e repressione degli abusi resta necessaria e siamo convinti che la vera svolta si avrà con l’investimento di adeguate risorse nella formazione, nella prevenzione e nel sostegno alle imprese che investono in sicurezza e qualità del lavoro”.
Nella prima giornata del simposio, secondo una formula che apre il contesto di analisi a tutte le componenti della società, si sono confrontati su questi temi esponenti del governo, della magistratura, della chiesa, delle università italiane, della stampa, delle istituzioni locali e nazionali, degli organismi di tutela e controllo, fino ai rappresentanti dei lavoratori e dei loro datori di lavoro. Al tavolo, moderato dal giornalista Angelo Cerulo, dopo un intervento poetico dell’attore Antonello Cossia, sono intervenuti Andrea Costa (sottosegretario alla Salute), Alessandro Amitrano (segretario Ufficio di Presidenza Camera dei Deputati), Armida Filippelli (assessore Formazione Professionale Regione Campania), Giuseppe Cantisano (direttore Ispettorato Interregionale Lavoro Sud Italia/Napoli), Luigi D’Oriano (presidente EBILAV), Carlo Parrinello (direttore Fondolavoro), Adele Pomponio (direttore regionale vicario Inail Campania), Umberto Carbone (Tecniche Prevenzione Università “Federico II”), Vincenzo Fuccillo (presidente Associazione Europea Prevenzione), Ciro Capasso (sostituto procuratore della Repubblica), Antonio Mattone (direttore pastorale sociale e del lavoro – Chiesa di Napoli), Andrea Orlando (segretario generale FLAITS), Franco Faella (infettivologo), Chiara Marciani (assessore al lavoro Comune di Napoli), Emanuele Franculli (direttore VV.F. Vigili del Fuoco Campania) e il giornalista Luigi Vicinanza.
Nella seconda giornata dell’evento napoletano, si è tenuta la tavola rotonda “Prevenzione: da costo a risorsa” alla quale sono intervenuti l’on. Caterina Licatini (VIII Comm. Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici Camera dei Deputati), Maurizio Di Giusto (presidente Commissione d’Albo Tecnici della Prevenzione), Franco Ascolese (presidente Ordine Tecnici Sanitari della Campania), Giovanni Rossi (presidente UNPISI Associazione Tecnico Scientifica).
La terza edizione si è conclusa con la consegna dei premi e delle borse di studio HSE Symposium effettuata da Luigi D’Oriano (EBILAV), Carlo Parrinello (Fondolavoro), Umberto Carbone (Università degli Studi Federico II) e Vincenzo Fuccillo (Associazione Europea Prevenzione). Vincitori delle tre borse di studio sono i giovani ricercatori Tiwana Varrecchia (con il lavoro “Rischio biomeccanico in attività di sollevamento carichi affaticanti: coattivazione muscolare in persone con e senza disturbi della schiena”), Georgia Libera Finstad (con “Technostress Questionnaire: uno studio pilota”), Salvatore Lanzaro (con “Il metodo “UNI.ATT”, metodica di valutazione del rischio infortuni dall’utilizzo di macchine e attrezzature). La Commissione Scientifica dell’HSE Symposium ha inoltre attribuito una “menzione speciale” ai lavori di Eleonora Laurini (COFLEX: un braccialetto flessibile per proteggere i lavoratori), Giorgia Chini (Valutazione del rischio biomeccanico durante l’esecuzione di sollevamenti affaticanti con l’utilizzo di tecniche di analisi non lineare), Marco Arcangeli (Studio e sperimentazione dell’utilizzo di dispositivi wearable per la valutazione dei parametri ergonomici nei luoghi di lavoro).
RASSEGNA STAMPA (Parziale)
Cliccando QUI è possibile consultare la Rassegna Stampa completa.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
