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“Lis for school”, consensi per l’iniziativa targata Enuip, Unipromos e Istituto per sordi

Il tavolo dei relatori

Promuovere l’inclusione dei sordi, anche attraverso la formazione di professionalità qualificate per supportarli e favorirne l’integrazione. Questo l’obiettivo, pienamente raggiunto, dell’iniziativa “Lis for school. L’accessibilità a scuola per gli alunni sordi: strategie, materiali e il bilinguismo Lis/italiano in classe”, finanziata da Unipromos quale associazione di promozione sociale attiva nel campo dell’educazione e dei diritti, e realizzata dall’Istituto statale per sordi di Roma e dall’Enuip, l’ente nazionale dell’Unsic per l’istruzione professionale. L’iniziativa costituisce l’ultimo step di una radicata e proficua collaborazione tra l’Enuip e l’Istituto romano.

Per fare il punto sulle buone pratiche emerse nel corso delle attività messe in campo dai diversi organismi coinvolti, martedì 12 novembre si è svolto un partecipato evento presso la sede dell’istituto in via Nomentana 56.

Isabella Pinto e Reno Insardà

Moderato da Reno Insardà, presidente nazionale dell’Enuip, l’incontro è stato aperto dalla professoressa Isabella Pinto, commissario straordinario dell’Istituto statale per sordi, la quale si è soffermata sull’autorevole funzione svolta dalla storica istituzione scolastica, non nascondendo le difficoltà di bilancio emerse negli anni scorsi e oggi in fase di superamento.

Luca Cefisi di Unipromos, partendo proprio dai problemi economici dell’Istituto, ha evidenziato come non si possa “ridurre il welfare ad un problema di bilanci” in quanto “pur tenendo presente il principio della sostenibilità, non è valutabile esclusivamente su un piano economico il valore sociale di un’istituzione come quella per i sordi, una visione retrograda che finisce per svilirne l’importanza della funzione sociale”.

L’intervento di Luca Cefisi

Cefisi ha quindi evocato il tema del welfare aziendale, sempre più strategico e che necessita di una formazione specifica per accrescerne la sensibilità nella cultura aziendale. Ha infine richiamato il dibattito in corso sulle identità, compresa quella dei sordi: per superare le preoccupazioni di chi vede nel riconoscimento di un’identità il rischio di un’eccessiva frammentazione sociale, ha indicato nella “intersezionalità” la soluzione. “Occorre riconoscere le identità e allearle tra loro – ha spiegato il rappresentante di Unipromos, ritenendo che anche l’identità dei sordi possa essere alleata con le altre, ad esempio di genere.

Sull’inclusione sociale dei sordi e sul ruolo primario della scuola si è focalizzato l’intervento di Elisa Sfasciotti, direttrice dell’Enuip. “Nella scuola i ragazzi imparano a socializzare e dovrebbero apprendere il rispetto per l’altro, per cui il ruolo dell’insegnante è basilare: formare i docenti produce quindi un effetto moltiplicatore, specie se consideriamo con quanti studenti si confronta un professore nella sua intera carriera”. La direttrice dell’Enuip ha posto l’accento anche sull’importanza della Lis, codice condiviso, da insegnare non solo ai sordi, ma anche a coloro che sordi non sono. Sfasciotti ha concluso il suo intervento manifestando entusiasmo per il libro prodotto nell’ambito del progetto “Lis for school”.

L’intervento di Elisa Sfasciotti

Reno Insardà ha quindi presentato gli altri relatori, lanciando l’idea di una proposta di legge per garantire la presenza di almeno un conoscitore della Lis negli ospedali.

Katia Spampinato, responsabile formazione dell’Istituto statale per sordi, ha ricordato le varie fasi della proficua esperienza, in particolare la formazione degli insegnanti attraverso i corsi e la produzione degli interessanti materiali.

A seguire Roberto Zuccari, docente sordo, ricordando che lavora da dodici anni nell’Istituto, dopo essersi trasferito a Roma dalla sua Perugia, ha illustrato contenuti e tecniche delle sue cinquanta ore del corso di sensibilizzazione. “Il punto di partenza è il rispetto – ha detto Zuccari, che ha poi dettagliatamente passato in rassegna gli ambiti collegati alla somministrazione della Lis, dal mondo della scuola con i suoi ambienti fino alla vita all’esterno, i mezzi pubblici, gli orari, la famiglia, le attività, comprese quelle sportive.

Presente da ventiquattro anni in Istituto, l’insegnante Lucrezia Di Gregorio ha illustrato le strategie didattiche e il ruolo centrale della formazione specializzata, affrontando anche il tema dell’esperienza bilingue e dell’importanza dell’assistente sordo, due tra gli elementi che hanno fatto rifiorire l’Istituto.

L’ingresso dell’Istituto statale per sordi in via Nomentana 56 a Roma

La dottoressa Arianna Accardo, da quattordici anni nella biblioteca dell’Istituto, ha descritto le linee guida per i docenti, dalle regole per una buona presentazione dei contenuti alle tecniche di adattamento del testo, soffermandosi anche sui criteri di selezione dei libri.

L’insegnante Francesca Di Tullio, da dodici anni in Istituto, e la docente Lis Cecilia Ruggeri hanno esposto, con esempi, le qualità comunicative di un libro, raccontando in particolare la storia “Il bambino del tram”.

Infine Luisella Zuccotti, educatrice sordi, ha descritto le strategie di comunicazione in classe.

Grandi apprezzamenti, da parte del folto pubblico, per il pomeriggio che ha offerto l’occasione non solo per stilare un bilancio dell’iniziativa, decisamente positivo, ma soprattutto per rafforzare la collaborazione tra i diversi protagonisti di “Lis for school”, confrontando le tante buone pratiche messe in campo.

Una parete della scuola

“Lis for school” ha fatto centro, nello specifico, nel promuovere un percorso di sensibilizzazione e conoscenza della Lis  nelle scuole elementari e materne, rivolgendosi agli attori principali del contesto scolastico: docenti e studenti. Il progetto, decisamente innovativo, ha messo a punto un modello di buone pratiche replicabile e che potrebbe essere diffuso in molti altri contesti. Da non trascurare la produzione di coinvolgenti video – proiettati in sala durante l’evento – con storie e racconti mutuati dalla letteratura per bambini e ragazzi, dove all’audio vi è l’accompagnamento di un Interprete, per favorire l’acquisizione dei fondamenti Lis tra i bambini e non solo.

Nel corso del pomeriggio è stata diffusa la brochure-guida di sensibilizzazione alla Lis, finanziata da Unipromos.

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