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Puglia: Unsic insieme ad altre sigle sindacali contro il dumping

Riportiamo la notizia apparsa il 7 dicembre 2025 sulla testata Leccenews 24.it dal titolo “Esclusione dall’iniziativa contro il dumping: 13 Organizzazioni Datoriali e Sindacali scrivono al Prefetto di Lecce”.

Un fronte comune composto da 13 organizzazioni sindacali e datoriali ha espresso il proprio forte disappunto a S.E. Natalino Manno, Prefetto di Lecce, per non essere stato invitato all’iniziativa di contrasto al dumping contrattuale tenutasi in Prefettura lo scorso giovedì 4 dicembre 2025.

Le associazioni coinvolte – Federaziende, Laica, Anpit, Federterziario, Fedimprese, Confintesa, Ugl, Confsal Ciu-Aldepi-Snapel, Unsic, Federdipendenti e Unsic – hanno deciso di rivolgersi alla massima autorità governativa provinciale attraverso un documento unitario, sottolineando la loro ferma posizione contro il dumping e rivendicando il diritto a partecipare a tali importanti discussioni in quanto associazioni “largamente rappresentative”.

L’incontro in questione, intitolato “Valore al Buon Lavoro. Contrastare il dumping contrattuale valorizzando la legalità, l’equità nel lavoro e la rappresentanza”, si è svolto nel Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce ed è stato promosso da un ampio Partenariato Economico Sociale (PES) provinciale, in stretta sinergia con la Prefettura e la Provincia di Lecce.

Il partenariato organizzatore era composto da: Cgil Lecce, Cisl Lecce, Uil Lecce, Confcommercio Lecce, Confesercenti Lecce, C.l.a.a.i. Lecce, Confindustria Lecce, Coldiretti Lecce, Cia Puglia, Confagricoltura Lecce, Confartigianato Lecce, Cna Lecce, Casartigiani Lecce, Confapi Lecce, Confcooperative Lecce, e Legacoop Puglia.

Le 13 organizzazioni escluse lamentano di essere venute a conoscenza dell’iniziativa, volta a delineare strategie comuni per la tutela dei diritti e della qualità dell’occupazione, solo attraverso la stampa locale.

“Anche noi siamo contrari al dumping”

Nella nota congiunta indirizzata al Prefetto, le associazioni sottolineano con forza la loro opposizione a qualsiasi forma di concorrenza sleale e all’applicazione di contratti collettivi di lavoro ‘pirata’. Queste pratiche, spiegano, sono messe in atto per ridurre i costi del lavoro, con la conseguenza di svantaggiare i lavoratori attraverso salari e tutele inferiori, creando al contempo distorsioni di mercato che penalizzano le imprese oneste.

“Non è dato sapere chi abbia stilato l’elenco delle associazioni maggiormente rappresentative del territorio, ma a Sua Eccellenza il Signor Prefetto con la presente missiva ci permettiamo di rappresentare che, le scriventi Organizzazioni Datoriali e Sindacali, sono contrarie ad ogni forma di concorrenza sleale…”

Le organizzazioni richiamano l’articolo 36 della Costituzione, che stabilisce il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata e sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Per tali ragioni, si augurano che in futuro la Prefettura, definita “la casa del Governo”, sia “aperta a tutte le parti sociali” contrarie al dumping contrattuale, garantendo pari opportunità e uguale riconoscimento.

Rappresentatività e nuove normative

Le associazioni contestano inoltre i criteri di selezione per l’accesso a tali iniziative, puntando l’attenzione sul concetto di “rappresentatività”.

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