UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
È entrato ufficialmente in vigore il contratto collettivo provinciale jonico della provincia di Taranto per il comparto dell’agricoltura e florovivaismo proposto dall’Unsic, Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori di Taranto e provincia, di cui è responsabile Raffaele Falcicchio.
La bollinatura positiva è stata apposta il 16 giugno scorso da parte di Alessandro Salvatore Scalera, responsabile dell’Ispettorato del Lavoro territoriale di Taranto, come fa sapere Il Quotidiano di Puglia. Nei giorni scorsi è stato dato il via libera formale.
Per la sua stesura vi è stata la collaborazione tecnico-professionale della Federazione nazionale agricoltura (Fna) e della Confederazione sindacati autonomi lavoratori (Confsal), di cui sono rispettivamente segretari Martina Della Queva e Gianfranco Buttari.
L’intesa contrattuale avrà durata fino al 2028, similare alla scadenza di quello nazionale approvato il 19 settembre 2024.
«Siamo il primo sindacato datoriale autonomo ad avere un contratto collettivo agricolo interamente a propria firma – ha dichiarato il presidente dell’Unsic di Ginosa-Castellaneta, Angelo Lomagistro al Quotidiano di Puglia. Quindi «a partire dal prossimo anno tutte le aziende associate Unsic dovranno applicare il nuovo contratto, che apre la strada a una gestione del lavoro più equa, moderna e vicina alle reali esigenze. E grazie al sistema della bilateralità delle relazioni sindacali, verranno favorite le start-up per sostenere l’imprenditorialità territoriale e la massima occupazione». Dunque «impegno ad aderire
celermente all’ente Ebila altresì alla costituzione di un ente provinciale jonico al fine di rispondere alle esigenze del comparto agricolo e florovivaistico».
Strategica l’azione sindacale a sostegno degli interessi dei lavoratori e delle imprese. Nell’attuale fase di incertezza globale dell’economia, il contratto provinciale jonico Unsic assume importanza basilare. E il presidente delle sedi di Ginosa-Castellaneta, focalizza uno dei punti di forza. Cioè «l’istituto del welfare aziendale impiantato sul sistema bilaterale per rispondere meglio ai diritti del lavoro in agricoltura che, insieme a quello florovivaistico, sono interessati da processi di riorganizzazione e riqualificazione produttiva».
«Tutto questo – aggiunge Lomagistro – verrà armonizzato con l’innovazione e il miglioramento tecnologico, al fine di combattere la crisi produttiva tramite un costante aggiornamento e una migliore competitività. Sostenendo la proficua collaborazione tra organismi dei datori di lavoro e dei dipendenti anche attraverso la promozione degli enti bilaterali per la formazione, promozione di buone pratiche, certificazione dei contratti e tante altre attività volte a contribuire a un costante avanzamento del progresso civile e sociale». Al cui riguardo non passa inosservato l’articolo 8 del contratto provinciale dedicato ai lavoratori immigrati, sia comunitari sia extracomunitari.
