Cinque importanti organizzazioni riunite per garantire, con la propria esperienza e competenza, un qualificato centro studi e ricerca sul mondo del lavoro.

Promosso da Unsic, Ari, Assoartigiani, Federterziario e Ugl, è stato tenuto a battesimo l’Osservatorio nazionale sulle politiche del lavoro (Opl), un centro di studi e ricerca che coordina e promuove studi, riflessioni e proposte sulle relazioni industriali, sui problemi sociali e politici dell’azione sindacale, sulle strutture e il funzionamento delle organizzazioni rappresentative, sulle trasformazioni del lavoro e le cause che le determinano, sulla formazione professionale e continua, nonché sulle politiche del lavoro.
Il nuovo organismo, come sottolineano i promotori, costituisce una prima risposta ai dati che emergono dall’ultimo Rapporto Ugl-Censis sulle nuove povertà e sul lavoro che cambia.
“Con questo nuovo strumento, frutto di una comune convergenza da parte di importanti organizzazioni di categoria, intendiamo accertare, con metodo scientifico e trarre importanti conclusioni che influenzeranno la nostra operatività, tendenze e sfide del mercato del lavoro, che in Italia, come in tutti gli Stati membri dell’Unione europea, sta attraversando una profonda trasformazione a livello di strutture, meccanismi e relazioni industriali – ha dichiarato Domenico Mamone, presidente dell’Unsic.
“Oggi diamo vita a un importante e nuovo strumento di analisi culturale e di anticipazione dei fenomeni che si manifestano nei sistemi sociali e produttivi, per metterlo a disposizione dei centri decisionali. Non una visione di parte ma super partes – ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.