
È entrato ufficialmente in vigore l’accordo bilaterale tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale, firmato a Roma il 6 febbraio 2024. Un passo importante per migliaia di lavoratori. Giovanni Firera, Presidente di Unsic Piemonte (www.unsicpiemonte.it), ne ha parlato con Laprimapagina.it per capire che impatto avrà sul territorio e in particolare sulla comunità albanese residente nella regione.
– Dottor Firera, innanzitutto: che cos’è l’Unsic e qual è il suo ruolo sul territorio?
Firera: Unsic, Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, è un’associazione sindacale nazionale autonoma che rappresenta imprese, lavoratori, artigiani, agricoltori, professionisti e cittadini. In Piemonte, siamo presenti con una rete capillare di sportelli e operatori qualificati che offrono servizi di assistenza fiscale, previdenziale, legale e formativa. Il nostro obiettivo è quello di affiancare cittadini e imprese nella tutela dei loro diritti, nella gestione delle pratiche burocratiche e nella promozione dello sviluppo locale.
– Parliamo dell’accordo Italia-Albania. Quali sono le sue principali novità?
Firera: L’accordo prevede il riconoscimento reciproco dei contributi previdenziali versati in Italia e in Albania. Questo significa che un lavoratore albanese che ha lavorato in Italia potrà sommare i periodi contributivi maturati nei due Paesi per ottenere la pensione. Lo stesso vale per i cittadini italiani che hanno svolto attività lavorativa in Albania. È un accordo che tutela i diritti acquisiti e consente di accedere a prestazioni pensionistiche in convenzione internazionale.
– Che impatto avrà sull’utenza in Piemonte?
Firera: In Piemonte vivono oltre 37 mila cittadini albanesi, che rappresentano il 9,3% della popolazione albanese legalmente residente in Italia. Molti di loro sono impiegati in settori strategici come l’edilizia (30%), l’industria (16%), i trasporti e servizi alle imprese (16%), e la ristorazione (9%). Grazie a questo accordo, queste persone potranno finalmente vedere riconosciuti i contributi versati e programmare con maggiore serenità il loro futuro pensionistico.
– In che modo Unsic può supportare i lavoratori interessati?
Firera: Le nostre sedi territoriali in Piemonte sono già operative per fornire informazioni dettagliate, consulenze personalizzate e assistenza completa per la richiesta di pensioni in totalizzazione internazionale. Accompagniamo il lavoratore passo dopo passo: dalla verifica della contribuzione fino alla presentazione delle domande. E siamo a disposizione anche per i familiari dei pensionati, che rientrano nei benefici dell’accordo.
– Ci sono altre iniziative in corso legate alla tutela dei diritti dei lavoratori stranieri?
Firera: Sì, stiamo ampliando il nostro sportello multilingua e rafforzando la nostra rete di mediatori culturali. Riteniamo fondamentale garantire accesso equo e comprensibile ai servizi pubblici e previdenziali, anche per chi proviene da altri Paesi. Accordi come questo con l’Albania dimostrano quanto sia importante un approccio integrato e rispettoso dei diritti umani e lavorativi.
– Presidente Firera, un messaggio finale per i lavoratori interessati da questo accordo?
Firera: Invito tutti coloro che ritengono di aver maturato periodi contributivi in Italia o in Albania a rivolgersi alle nostre sedi Unsic. Siamo qui per tutelare i vostri diritti e accompagnarvi in ogni fase del percorso, con competenza e vicinanza. È un’opportunità concreta per fare chiarezza sulla propria posizione previdenziale e valorizzare il proprio impegno lavorativo, ovunque esso sia stato svolto.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
