Unsic Taranto scrive al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci per chiedergli di sfruttare l’opportunità concessa dal governo agli enti locali, con la legge di conversione del D.L. del 30 marzo 2023, n. 34.
La decisione di estendere la possibilità di applicare la disciplina della definizione agevolata nei casi di riscossione diretta dei tributi locali e di altre entrate o di affidamento della loro riscossione ai soggetti iscritti nell’apposito albo, è la naturale prosecuzione di quanto già avviato dal governo a livello centrale con la cosiddetta “rottamazione”. Gli enti territoriali dunque possono con un provvedimento stabilire le condizioni di accesso alla definizione agevolata da parte dei contribuenti.
Cisberto Zaccheo, Unsic Taranto si rivolge così al primo cittadino: “Perché non approfittarne per consentire alle imprese che operano in città, nonostante le varie criticità, di affrontare più agevolmente i percorsi di rientro dall’indebitamento nei confronti dell’ente Comune? Dapprima la pandemia, poi l’aumento del costo di energia e gas, e la crescita abnorme dell’inflazione: diversi i fattori che hanno messo a dura prova il tessuto imprenditoriale della città, fatto essenzialmente di medie e piccole imprese. Dall’altra parte il calo del potere d’acquisto delle famiglie. Come più volte evidenziato la situazione di Taranto presenta connotati di particolare difficoltà per la crescita esponenziale dei trattamenti di integrazione salariale, che stanno mettendo in crisi moltissime famiglie. E, inoltre, persino la cassa integrazione di ben 2.500 lavoratori della grande fabbrica, negli ultimi giorni, sembrerebbe essere stata a rischio. Tutto questo determina ovviamente riflessi negativi sul contesto locale. Sappiamo che sono migliaia gli atti di recupero di imposte locali (IMU, TARI, TOSAP, etc.) già notificati o che giacciono presso gli uffici comunali in attesa di un prossimo avvio. Riteniamo dunque che agevolare il pagamento delle imposte locali pregresse alle imprese ed ai cittadini, che non sono stati in grado di rispettarne le scadenze, rappresenti un atto di sensibilità e di attenzione dal quale potrà derivare, altresì, un più sicuro recupero dei crediti da parte del Comune. Già in occasione di una recente audizione dinanzi alla Commissione Bilancio del Comune, avevamo chiesto l’adozione di un provvedimento che consentisse di portare la rateizzazione del debito fino ad un massimo di 120 rate mensili, proprio per favorire più agevoli percorsi di rientro dal debito. A maggior ragione, riteniamo che questa politica di attenzione alla difficoltà dei contribuenti vada adottata oggi che lo Stato, dopo averla prevista per sé, la consente anche agli enti locali. Sappiamo di poter contare sulla sensibilità dell’amministrazione comunale di Taranto e del suo Sindaco, e sulla volontà di operare per il bene di tutti”.