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Via alla campagna a sostegno dell’olio extravergine d’oliva

OlioE’ stata presentata la campagna di comunicazione istituzionale del ministero delle Politiche agricole denominata “Olio Extra Vergine. La Sua Ricchezza. La Nostra Fortuna” per promuovere il consumo di olio extra vergine di oliva e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto.

La campagna, che partirà alla fine di aprile, avrà come testimonial gli chef Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani e la food blogger Chiara Maci.

Il 22 e il 23 aprile, inoltre, nei principali centri commerciali di Roma, Milano, Bergamo, Napoli, Benevento, Torino, Alessandria, Bari, Genova, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Venezia, Verona, Padova, Treviso e Palermo saranno allestiti degli spazi per degustare e scoprire le proprietà dell’olio.

“Quando parliamo di olio parliamo di uno dei simboli del Made in Italy agroalimentare nel mondo, che racchiude in sé il profondo legame tra cultura, tradizione e territorio del nostro Paese – sottolinea il ministro Martina. “Si tratta di un comparto che vale tre miliardi di euro e rappresenta il 3 per cento del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana. Un settore che, considerata l’altissima qualità dei nostri prodotti, dobbiamo sostenere per migliorare anche la produttività dal punto di vista quantitativo. Abbiamo gettato le basi di questo rilancio con l’approvazione del piano olivicolo nazionale e proseguiamo con azioni mirate e controlli capillari per continuare a garantire ai consumatori eccellenza, sicurezza e tracciabilità”.

L’Italia, nel 2015, ha prodotto 302mila tonnellate di olio. Le aziende olivicole italiane sono circa 900mila, per un volume d’affari di circa tre miliardi di euro, pari al 3 per cento del fatturato totale dell’industria agroalimentare. In Italia si contano 42 Dop e tre Igp.

Previsto dall’articolo 4 del decreto 51/2015, il Piano olivicolo nazionale ha tra i suoi obiettivi principali:
– l’incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l’introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica;

– la promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l’efficienza dell’olivicoltura italiana;

– iniziative di valorizzazione del “made in Italy” e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell’olio extravergine di oliva italiano, anche

attraverso l’attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul

mercato interno e su quelli internazionali;

– il recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;

– incentivare e sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola.

(Gi.Ca.)

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