Da lungo annunciata, ha finalmente visto la luce la mostra dedicata al maestro fiammingo del XVII secolo Johannes Vermeer. Fino al 4 giugno si potranno ammirare 28 delle 37 opere dipinte da Vermeer esposte nelle sale del Rijksmuseum di Amsterdam, il museo nazionale dei Paesi Bassi.
L’apertura della mostra coincide con la pubblicazione della nuova biografica del pittore che rivela per la prima volta la piena influenza esercitata dall’ordine dei gesuiti e della chiesa cattolica su Johannes Vermeer cresciuto in precedenza come protestante. Il libro Johannes Vermeer. Faith, Light, and Reflection è scritto da Gregor JM Weber, capo del dipartimento di Belle Arti del Rijksmuseum, che è anche uno dei curatori della esposizione, getta una nuova luce sulla vita e l’opera di Vermeer, sulle scelte artistiche e sulle motivazioni delle sue composizioni, svelando il processo creativo che si cela dietro i dipinti.
Sicuramente questa è la più grande retrospettiva di Vermeer mai allestita, con prestiti da tutto il mondo, e a soli pochi giorni dall’inaugurazione, ha fatto registrare il tutto esaurito di prenotazioni. Dal museo fanno sapere che sono al lavoro per dare a più persone l’opportunità di visitare la mostra. Dal 6 marzo, forniranno un aggiornamento tramite il sito web del Rijksmuseum, intanto mettono a disposizione un percorso digitale disponibile gratuitamente per tutti gli amanti di Vermeer. Stephen Fry (lingua inglese) e Joy Delima (lingua olandese) guideranno i visitatori online alla scoperta del lavoro e della vita personale dell’artista. Utilizzando l’ultima tecnologia disponibile, si potranno ingrandire le più piccole particelle di pigmento di alcuni dipinti di Vermeer, ottenendo dettagli nitidissimi attraverso fotografie ad altissima risoluzione.
Come ha spiegato Taco Dibbits, direttore generale Rijksmuseum, l’esposizione “offre un’opportunità senza precedenti per visionare un numero così elevato di dipinti di Vermeer riuniti in un unico luogo. È una prospettiva entusiasmante per il pubblico e tutti gli amanti di Vermeer, così come per scienziati, restauratori e storici dell’arte. Le ultime ricerche hanno scoperto nuove fonti che fanno luce sul pittore e sulla sua vicenda personale. Di conseguenza, sappiamo di più sulla sua posizione sociale, sul suo ambiente di vita e sui suoi contatti con artisti e concittadini. Le moderne tecniche di scansione hanno accelerato la ricerca su Vermeer negli ultimi decenni. Un team di curatori, restauratori e scienziati del Rijksmuseum ha collaborato a stretto contatto con i colleghi del Mauritshuis dell’Aia e dell’Università di Anversa per condurre nuove ricerche sui dipinti di Vermeer. Le tecniche utilizzate per questa indagine includono le avanzate tecnologie di scansione Macro-XRF e RIS”.
Johannes Vermeer (1632-1675) visse e lavorò a Delft. Le sue opere sono conosciute perché rappresentano scene interne tranquille e introverse, il suo uso senza precedenti di luce brillante e colorata e il suo convincente illusionismo. A differenza di Rembrandt, Vermeer ha lasciato un’opera straordinariamente limitata di soli 37 dipinti.
Le opere in mostra
- Una signora che scrive, 1664–67, National Gallery of Art, Washington
- Una giovane donna seduta al virginale, c. 1670–72, The National Gallery, Londra
- Una giovane donna in piedi davanti a un virginale, 1670–72, The National Gallery, Londra
- Allegoria della fede cattolica, 1670–74, The Metropolitan Museum of Art, New York
- Cristo in casa di Maria e Marta, 1654–55, National Galleries of Scotland, Edimburgo
- Diana e le sue ninfe, 1655–56, Mauritshuis, L’Aia
- Ragazza interrotta alla sua musica, c. 1659–61, Collezione Frick, New York
- Ragazza che legge una lettera alla finestra aperta, 1657-58, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda
- Ragazza con flauto, 1664–67, National Gallery of Art, Washington
- Ragazza con l’orecchino di perla, 1664–67, Mauritshuis, L’Aia
- La ragazza con il cappello rosso, 1664-1667, National Gallery of Art, Washington
- Padrona e cameriera, c. 1665–67, Collezione Frick, New York
- Ufficiale e ragazza che ride, 1657-58, The Frick Collection, New York
- Saint Praxedis, 1655, Kufu Company Inc., The National Museum of Western Art, Tokyo
- Il geografo, 1669, Städel Museum, Francoforte sul Meno
- Il bicchiere di vino, c. 1659-61, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie
- La merlettaia, 1666-1668, Museo del Louvre, Parigi
- La lettera d’amore, 1669-70, Rijksmuseum, Amsterdam
- La lattaia, 1658-59, Rijksmuseum, Amsterdam
- La mezzana, 1656, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda
- Veduta di Delft, 1660-61, Mauritshuis, L’Aia
- Veduta di case a Delft, nota come “La stradina“, 1658-59, Rijksmuseum, Amsterdam
- Donna che tiene una bilancia, ca. 1662-1664, Galleria Nazionale d’Arte, Washington
- Donna in blu che legge una lettera, 1662-64, Rijksmuseum, Amsterdam
- Donna con collana di perle, c. 1662-64, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie
- Donna che scrive una lettera, con la sua cameriera, 1670–72, National Gallery of Ireland, Dublino
- Giovane donna seduta al virginale, c. 1670‐72, The Leiden Collection, New York
- Giovane donna con liuto, 1662-1664, The Metropolitan Museum of Art, New York