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Alleanza Ue-Tunisia, entro fine mese la firma

Ieri a Cartagine, in Tunisia, l’incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la premier Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte con il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied e il primo ministro Najla Bouden. All’ordine del giorno il nuovo accordo di cooperazione tra lo stato nord africano e l’Unione europea.

“È interesse comune rafforzare le nostre relazioni e investire nella stabilità e nella prosperità,- ha dichiarato la presidente von der Layen. “Questo è il motivo per cui siamo qui, ed è per questo che stiamo lavorando con la Tunisia su un pacchetto globale”, scrive Adnkronos.

L’intesa riguarda diversi ambiti. Prima di tutto lo sviluppo economico del Paese, per cui l’Ue è pronta a fornire immediatamente 150 milioni di euro a sostegno del bilancio e altri 900 milioni che sono però condizionati a riforme economiche e allo sblocco delle trattative fra Tunisi e il Fondo monetario internazionale (Fmi).

Secondo pilastro è costituito dal commercio, l’Ue infatti è già il primo partner commerciale del Paese, e dagli investimenti, in particolare nel settore digitale, con la realizzazione del nuovo cavo sottomarino Medusa. Un “ponte digitale, che entro il 2025 collegherà 11 Paesi del Mediterraneo. Insieme alla Banca Europea per gli Investimenti, stiamo investendo 150 milioni di euro in questo progetto”, ha affermato la von der Layen.

Terzo ambito di interesse è l’energia, principale area di investimenti dell’Ue. “La Tunisia sta cercando di sfruttare il suo enorme potenziale per le energie rinnovabili. E l’Unione Europea ha bisogno di fornitori affidabili di energia pulita, mentre stiamo elettrificando tutta la nostra economia. Pertanto, dobbiamo investire nelle nostre infrastrutture, in modo che la Tunisia possa esportare energia pulita in Europa”, così si è espressa la presidente della Commissione annunciando gli oltre 300 milioni di euro investiti nell’interconnessione Elmed.

Altra questione fondamentale è quella dei migranti. A tal proposito Saied è stato lapidario “non faremo le guardie di frontiera per gli altri Paesi”. “La soluzione che alcuni sostengono segretamente di ospitare in Tunisia migranti in cambio di somme di denaro è disumana e inaccettabile”, si legge in un comunicato stampa del presidente tunisino.

Intanto l’Ue fornirà al Paese 100 milioni di euro per la gestione delle frontiere, le operazioni di ricerca e di soccorso, di rimpatrio e per combattere il traffico di migranti. L’obiettivo, in base a quanto dichiarato dalla von der Layen “è sostenere una politica migratoria olistica radicata nel rispetto dei diritti umani. Entrambi abbiamo interesse a spezzare il cinico modello di business dei trafficanti di esseri umani”. Continuando: “Lavoreremo insieme su un partenariato operativo contro il traffico di esseri umani e sosterremo la Tunisia nella gestione delle frontiere”.

Il commissario europeo per l’Allargamento Oliver Varheliy e il ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar hanno già ricevuto il compito di stilare un memorandum d’intesa sull’alleanza, che dovrebbe essere firmato entro la fine del mese.

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