UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Bruciano i vigneti della Napa Valley, in California, distruggendo migliaia di ettari di terra e costringendo alla fuga dalle proprie abitazioni migliaia di persone.
Lo hanno chiamato Glass Fire, l’incendio scoppiato nella Napa Valley domenica intorno alle 4 del mattino e che ha continuato ad imperversare nella notte tra domenica e lunedì, crescendo ad un ritmo di un acro (circa 4.046 metri quadri) ogni cinque secondi. Divorati dalle fiamme più di 36.236 acri (circa 14.664 ettari) e con un contenimento dello zero per cento, secondo quanto riferito in una conferenza stampa lunedì sera da Ben Nichols, il capo della divisione Cal Fire, l’agenzia statale responsabile della protezione delle risorse naturali dagli incendi.
Più di 70.000 gli evacuati nelle contee di Sonoma e Napa. Secondo gli ospedali locali della zona sono almeno 21 le persone curate per ustioni. Emanato un avviso di bandiera rossa che rimarrà in vigore per la regione fino alle 21:00 (ora locale) di lunedì prossimo. Inutili, finora, gli sforzi dei vigili del fuoco per contenere le fiamme. L’incendio, alimentato dal clima asciutto e da forti venti, ha incenerito i vigneti e le strutture vicino a Sant’Elena, raggiungendo anche la famosa cantina californiana Chateau Boswell, produttrice dei rinomati Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot.
L’agenzia Cal Fire, ha dichiarato che “dall’inizio dell’anno si sono verificati più di 8.100 incendi in California. Dal 15 agosto, quando si è registrato un incremento degli incendi, ci sono stati 26 vittime ed oltre 7.000 strutture sono andate distrutte. Gli oltre tre milioni di acri bruciati negli incendi quest’anno in California sono 26 volte superiori agli acri bruciati nel 2019 considerando lo stesso arco temporale”.
Un dato certamente sconfortante, forse un monito per alcuni.
