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Enit: in giro per il mondo nell’estate della Covid-19

E’ tempo di vacanze, ma quest’anno l’emergenza Covid-19 ha radicalmente rivoluzionato il modo di programmare, viaggiare e trascorrere in giro per il mondo le tanto sospirate ferie estive.

Il carattere globale della pandemia ha investito i diversi Paesi in maniera differente e ha prodotto molteplici risposte diversificate alla crisi sanitaria ed economica, anche nel settore del turismo, particolarmente colpito in questo momento, costringendo ogni Stato ad attuare restrizioni e limitazioni di viaggio sia in entrata che in uscita.

Per aiutare i vacanzieri di tutto il mondo, l’Enit, l’Agenzia nazionale del Turismo, ha diffuso un bollettino sulla situazione del turismo in tutto il Pianeta (o quasi), sottoponendo alla disamina ogni singolo territorio.

Vediamo nel dettaglio come stanno operando i vari Paesi nel comparto turistico.

Giappone – I casi di contagio a Tokyo e nelle prefetture adiacenti sono di nuovo in aumento. Il governo ha scelto comunque la ripresa delle attività economiche e per riattivare il turismo ha annunciato la misura di sostegno “Go travel”, per sovvenzionare la metà del prezzo dell’alloggio e delle gite per i viaggi domestici con un budget previsto di 1.350 miliardi di yen. Il traffico aereo in entrata ed in uscita, inizialmente, sarà facilitato solo per i viaggi d’affari.

Australia – Torna il lockdown a Melbourne ed in tutto lo stato del Victoria. Il governo ha imposto il ritorno alla fase 3 che prevede misure di contenimento più stringenti. Soltanto 4.000 persone potranno entrare in Australia, invece di 8.000, per alleggerire la pressione sul sistema di quarantena obbligatoria. Proprio il sistema di quarantena organizzato per chi ritorna dall’estero sembra essere stato all’origine del focolaio a Melbourne. Per richiesta del governo della Nuova Zelanda verranno applicate limitazioni ai voli internazionali in entrata.

Stati Uniti – In alcuni Stati, California, Florida, Georgia e Texas, sono state introdotte di nuovo alcune misure restrittive (chiusura di negozi, ristoranti, spiagge, palestre). È stato anche comunicato che a settembre le scuole non riapriranno e adotteranno il formato di lezioni online. Nella Tri-state area è ancora obbligatoria la quarantena se si proviene da diversi Stati in cui sono stati registrati numeri importanti di contagi. La pandemia ha devastato l’industria turistica causando perdite di milioni di dollari ai vettori internazionali. Il 90 per cento dei consumatori che ha in programma e/o desidera fare un viaggio in estate, è preoccupato per la propria salute e prende tutte le precauzioni per viaggiare in sicurezza.

Canada – Prosegue la fase di appiattimento della curva del contagio a livello nazionale. L’Ontario ha visto, nel complesso, il numero di nuove infezioni giornaliere in calo nel corso delle ultime settimane. Il Québec, che continua a essere la provincia più colpita dalla pandemia, dopo un nuovo focolaio di coronavirus nell’area di una piccola comunità sulla costa meridionale di Montreal, ha reso le mascherine obbligatorie all’interno di tutte le attività. Il governo canadese mantiene inalterati i moniti in vigore dal 13 marzo 2020 per gli spostamenti non-essenziali verso l’Italia e per le varie destinazioni internazionali e resta in vigore il blocco dei flussi turistici anche con gli Usa. I canadesi che tornano da un viaggio all’estero sono tuttora obbligati al periodo di quarantena, o all’autoisolamento anche in assenza di sintomi laddove l’attraversamento della frontiera sia avvenuto via terra.

Brasile – A San Paolo e Rio continuano i focolai della pandemia. Nonostante tutto dal 6 luglio la città di San Paolo entra nella fase arancione con la riapertura di ristoranti, bar e centri estetici.

Argentina – Per il sostenuto incremento dei contagi, soprattutto nei focolai dell’area metropolitana della città e della provincia di Buenos Aires, il governo argentino ha stabilito il ritorno alla fase 1 a partire dal 1°luglio, con restrizioni di circolazione più “dure” fino al 17 del mese. La settimana di hot sale in cui l’attività turistica concentra gran parte delle vendite prevista per il 6 luglio è posticipata alla fine del mese, visto il ritorno alla fase 1. Il ministero dei Trasporti ha comunicato la riapertura dei voli domestici dal 15 luglio e confermato che tra luglio e agosto saranno operativi solo i voli speciali di rimpatrio tra l’Argentina e l’Europa, mantenendo ancora il mese di settembre come data di “riapertura delle operazioni”.

Uruguay – Sta iniziando la fase della “nuova normalità” ed il Paese è stato inserito nell’elenco di quelli autorizzati dall’Unione europea per l’ingresso di turisti. La Camera uruguaiana del turismo ha presentato al governo una proposta con le misure per mitigare gli effetti negativi della pandemia nelle imprese locali. Il settore privato è molto ottimista nel poter attivare detti protocolli in vista di una rapida ripresa del turismo interno. Lo Stato uruguayano infatti, non ha raggiunto i 1.000 contagi e la circolazione del virus è quali nulla. Il Ministro per il turismo ha annunciato le frontiere saranno aperte tra la fine di luglio e agosto.

Israele – I casi di coronavirus in Israele sono aumentati. Le comunità ortodosse continuano ad essere le più colpite. Il governo israeliano ha varato restrizioni in accordo con il Ministero della salute. Bar e ristoranti all’interno degli alberghi sono chiusi. Gli israeliani, nonostante la situazione, continueranno a viaggiare. Al momento non è consentito viaggiare a meno che non si disponga di un secondo passaporto.

Francia – Secondo il ministro della Salute “La Francia è pronta a prevenire una seconda ondata”, ed il virus “continua ad essere sotto controllo. Secondo un sondaggio effettuato da BVA il 57 per cento dei francesi conta partire in vacanza. La forte tendenza dell’estate si conferma: i francesi faranno le vacanze in Francia Soltanto l’8 per cento delle persone interpellate andrà all’estero.

Belgio – La maggior parte dei nuovi contagi riguarda la fascia d’età 20-59 anni. In particolare nelle provincie con grandi città. A partire dall’11 luglio è diventato obbligatorio indossare le mascherine in tutti i negozi, cinema, musei e biblioteche, teatri, sale da concerto, sale per conferenze e luoghi di culto. L’obbligo si applica a chiunque abbia almeno 12 anni. Le misure di emergenza messe in atto per sostenere le aziende e le famiglie sono costate finora 14,4 miliardi di euro, secondo i dati della banca nazionale. Le misure, comprese le sovvenzioni per le imprese chiuse e la disoccupazione temporanea, avranno un impatto di 10,2 miliardi di euro sul bilancio federale e 4,2 miliardi di euro sui bilanci regionali. Il ministero degli Esteri ha sviluppato un sistema “a semaforo” per classificare paesi, regioni o anche singole città europee che verrà regolarmente aggiornato in base al numero di infezioni da coronavirus per 100.000 abitanti nelle zone interessate.

Germania – Alcune Regioni discutono la possibilità di eliminare l’obbligo di mascherina nei negozi. La situazione continua ad essere molto difficile, con le cifre del fatturato delle agenzie di viaggio di giugno a meno 85,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2019. La maggior parte delle prenotazioni sono solo hotel. La Germania sta diventando sempre più attraente come meta di vacanza, ma le prenotazioni non passano per le agenzie. Secondo ARD-Deutschland-Trend, il 51 per cento dei tedeschi rinuncia per quest’anno alle vacanze estive, il 35 per cento prevede di rimanere in Germania, il 17 per cento in Europa (soprattutto nei Paesi limitrofi come Austria e Paesi Bassi) e solo il 2 per cento pensa di cimentarsi in viaggi extraeuropei. Secondo un recente studio dell’istituto IFO, circa il 57 per cento delle aziende tedesche ridurrà il numero dei viaggi di lavoro anche dopo la pandemia.

Austria – Si registra un’impennata dei casi di contagio, soprattutto nella regione dell’alta Austria, dove è stato ripristinato l’obbligo di mascherine presso gli uffici pubblici a partire dal 7 luglio. La tendenza degli austriaci a trascorrere le vacanze nel proprio Paese è al momento confermata per il 60 per cento dei casi, solo il 28 per cento si recherà all’estero. Sono privilegiate le destinazioni da raggiungere in auto, in primis la Croazia ma anche le località del nord Italia e della costa adriatica, dal Friuli-Venezia Giulia all’Emilia Romagna. Per gli operatori turistici, purtroppo le prenotazioni e l’interesse nei confronti dell’Italia è al momento molto scarso, soprattutto a causa dell’indicazione da parte del governo austriaco di non recarsi all’estero, se non strettamente necessario. Per i collegamenti aerei, si rilevano alcune cancellazioni verso destinazioni del sud Italia e, in alcuni casi, il ridimensionamento delle frequenze rispetto quanto originariamente in programma.

Spagna – Tutte le Comunità autonome hanno segnalato focolai di contagi, l’aumento dei quali, in alcuni posti della Spagna, sono un ostacolo alla tanto desiderata ripresa. Considerata la difficoltà di evitare i contagi, le Comunità autonome stanno cercando di rafforzare le misure di sicurezza per prevenire. Alcune aree e città sono tornate alla fase 2, anche se più flessibile. Le prenotazioni last minute da parte degli spagnoli sono aumentate circa del 40 per cento nelle ultime settimane. Le compagnie aeree continuano ad aumentare le destinazioni ed il numero di voli in Italia. Le principali città italiane Roma, Milano, Venezia, Bologna e Napoli sono collegate con Madrid e Barcellona.

Svizzera – I casi in Svizzera sono nuovamente riscesi. Dal 6 luglio vige obbligo di mascherine sui mezzi pubblici ed è prevista la quarantena di dieci giorni per le persone provenienti dagli Stati definiti a rischio. Il Consiglio federale ha reso noti i nomi dei 29 Stati dal cui rientro in Svizzera, ci sarà l’obbligo di quarantena e fra questi non rientra l’Italia. A causa del crollo della domanda dovuto alla pandemia da coronavirus, le imprese dei trasporti pubblici e del traffico merci ferroviario hanno subito notevoli perdite finanziarie. Il Consiglio federale intende adottare diverse misure per garantire la solvibilità delle imprese ed evitare che l’offerta debba essere ridotta. A tal fine prevede lo stanziamento di 800 milioni di franchi.

Svezia – Trend positivo nell’area di Stoccolma dove sono stati più numerosi i contagi, anche se c’è una tendenza non gradita di rilassamento della gente. In Svezia, in generale, si tende a trasformare in aziende più grandi per fusioni e/o fallimenti. Chi aveva già una quota di mercato grande torna vincente dalla situazione. Per adesso risulta che i più grandi tour operator svedesi hanno pacchetti vacanza verso l’Italia prenotabili per partenze di luglio/agosto.

Russia – Il sindaco di Mosca dal 13 luglio ha annullato quasi tutte le restrizioni. Gli eventi culturali e ricreativi all’aperto continueranno ad essere sospesi e anche gli eventi pubblici. Rimane obbligatorio l’uso della mascherina ed il distanziamento sociale nei luoghi pubblici. Dal 1°agosto riaprono cinema, teatri, sale da concerto con capacità massima di 3.000 persone e numero di visitatori non più di 1.500. Il governo russo ha autorizzato le compagnie aeree a rilasciare voucher per i voli di linea cancellati dal 18 marzo al 1° maggio. Permane il divieto per i voli internazionali fino al 1° agosto.

India – I casi di coronavirus in India sono aumentati. Il Maharashtra continua a essere lo stato più colpito del paese. Decisa dal Governo l’implementazione del lockdown fase 2. Gli indiani nonostante la situazione continueranno a viaggiare. Diversi stati a seconda del turismo per la loro economia sono stati duramente colpiti dal blocco imposto il 25 marzo. Dal 1 ° luglio, l’India ha iniziato la seconda fase di sblocco. Alcuni stati stanno pianificando di aprire gradualmente. Ma dato l’aumento del numero di coronavirus, non è consigliabile fare un viaggio in questo momento. Hotel, ristoranti e centri commerciali sono stati autorizzati ad aprire nella prima fase dello sblocco in modo che le condizioni economiche in calo degli Stati ne possano trarre vantaggio.

Regno Unito – Dal 4 luglio sono aperti ristoranti e pub. L’utilizzo delle mascherine è obbligatorio su tutti i mezzi pubblici. Dal 10 luglio non è più previsto l’obbligo di isolamento per i viaggiatori che provengono da 50 Paesi, inclusa l’Italia. L’Iva è stata ridotta al 5 per cento per tutti i servizi del settore Hospitality (inclusi hotel, ristoranti, parchi tematici, ecc.). Dal lunedì al mercoledì, i ristoranti applicheranno uno sconto di dieci sterline a persona per ogni pasto (rimborsato al gestore dal governo).

Irlanda – Il governo irlandese ha pubblicato un calendario preciso con 5 fasi. Dall’ 8 giugno hanno riaperto negozi (mantenendo le distanze di sicurezza) e biblioteche. Dal 29 giugno sono permessi assembramenti con poche persone (familiari) e l’apertura dei parchi giochi. Dal 20 luglio apertura asili, luoghi di culto, musei e parrucchieri. Dal 10 agosto apertura scuole e università.

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