
Il 27 dicembre è stato il “vaccine day”, un giorno importante che ha segnato una tappa altrettanto importante nella lotta alla pandemia Covid-19. Sono 27 i Paesi Ue che hanno scelto di somministrare proprio nella giornata del 27 dicembre il vaccino Pfizer BioNTech.
L’autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione europea, avallata anche dagli Stati membri, è stata rilasciata dopo una valutazione approfondita della sicurezza, dell’efficacia e della qualità del vaccino Pfizer BioNTech, condotta dall’agenzia europea per i medicinali (EMA).
BioNTech e Pfizer hanno presentato una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio condizionata il 1° dicembre, facendo seguito all’analisi progressiva dei loro dati, avviata già dal 6 ottobre dall’EMA. In tal modo è stato possibile valutare la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio condizionata in tempi molto brevi. Tale procedura, elaborata specificamente per le situazioni di emergenza, consente una valutazione quanto più rapida possibile, garantendo al contempo un esame completo e minuzioso di tutti i requisiti di sicurezza, efficacia e qualità del vaccino.
Stella Kyriakides, commissaria europea per la Salute e la Sicurezza alimentare, ha dichiarato: “È un grande giorno per l’Europa: un giorno in cui dimostriamo vera solidarietà europea sul campo. Dopo mesi di lavoro vediamo i risultati della strategia dell’Ue sui vaccini, cioè vaccini sicuri, efficaci e accessibili contemporaneamente per tutti gli Stati membri. Oggi ci rendiamo conto dei risultati che riusciamo a conseguire collettivamente quando lavoriamo di concerto nell’ambito di un’Unione europea della salute forte. Un’Europa che ha a cuore e sostiene la salute dei cittadini. Un’Europa che non lascia nulla di intentato.”
Le giornate europee della vaccinazione proseguiranno fino al 29 dicembre. Dopo la fine dell’anno, le consegne dei vaccini avranno cadenza settimanale e costante per i mesi successivi. Entro settembre 2021 dovrebbe essere completata la distribuzione di 200 milioni di dosi. La Commissione e gli Stati membri si stanno già attivando per disporre di ulteriori 100 milioni di dosi supplementari.
Mentre in Italia i primi vaccinati sono stati la direttrice del laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma, un’infermiera ed un operatore sociosanitario, insieme ad altro personale sanitario dell’Istituto, nella Repubblica Ceca è stato il premier Andrej Babiš, in compagnia della veterana Emilie Repikova. La Spagna ha scelto una residenza per anziani a Guadalajara in Castiglia-La Mancia, così come la Francia che ha individuato delle case di riposo a Sevran e Digione per la somministrazione delle prime dosi di vaccino, in Romania la prima a essere vaccinata è stata un’infermiera dell’Istituto Matei Bals di Bucarest. La Germania, che ha anticipato di un giorno la somministrazione decidendo di vaccinare una signora di 101 anni residente in una casa di riposo della Sassonia, ha poi dovuto rimandare la partenza della campagna vaccinale in alcuni distretti della Baviera, a causa un alcuni dubbi sulla corretta conservazione del vaccino. A rischio circa 1.000 dosi del vaccino, non trasportate alla temperatura richiesta per garantire la sicurezza e l’efficacia del preparato.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
