martedì , Dicembre 3 2024
Home / Archivio notizie / Oltre frontiera / Fake news, Ue lancia un ultimatum a X e Meta

Fake news, Ue lancia un ultimatum a X e Meta

L’Ue ha richiesto a X e Meta di fare chiarezza sulla disinformazione che circola sul conflitto in Israele e le prossime elezioni nell’Unione europea.

Il commissario per il mercato unico Thierry Breton, infatti, ha inviato un ultimatum di 24 ore a Elon Musk e Mark Zuckerberg per chiarire le loro posizioni. In caso di non conformità alla normativa dell’Unione, le piattaforme incorreranno in sanzioni.

Su X si è creato un vero e proprio “botta e risposta” tra il commissario Breton, che ha pubblicato la lettera inviata a Musk, e la piattaforma.  “Caro signor Musk, in seguito agli attacchi terroristici compiuti da Hamas contro Israele, abbiamo avuto indicazioni che la vostra piattaforma viene utilizzata per diffondere contenuti illegali e disinformazione nell’Ue”, si legge nella lettera.

Per tutta risposta Musk ha dichiarato che la politica di X “è che tutto sia open source e trasparente, un approccio che so l’Ue sostiene. Vi preghiamo di elencare le violazioni su X, cui si allude, in modo che il pubblico possa vederle”.

Dichiarazioni cui Breton ha prontamente risposto, scrivendo: “Siete ben consapevoli delle segnalazioni dei vostri utenti e delle autorità sui contenuti falsi e sull’esaltazione della violenza. Sta a voi dimostrare che mantenete la parola. Il mio team rimane a disposizione per garantire la conformità al Dsa (Digital service act, ndr), che l’Ue continuerà a far rispettare rigorosamente”.

Diversi utenti, tra cui la Nbc News e Wired, hanno segnalato la circolazione di notizie false sulla guerra in Israele, come quella secondo cui Biden approverebbe una sovvenzione militare ad Israele, o addirittura video tratti da videogiochi spacciati per filmati di guerra. Questo tipo di notizie vengono diffuse anche dai cosiddetti “account verificati” e l’introduzione della famosa “spunta blu” a pagamento non fa altro che peggiorare la questione.

Lo scorso mese l’Ue ha pubblicato un rapporto in cui definiva X “la piattaforma con la maggiore disinformazione”. Lo stesso Elon Musk ha consigliato in un post, rimosso poco dopo, due account famosi per la diffusione di fake news.

Meta, invece, si è mostrata più collaborativa. Un portavoce ha dichiarato: “Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele abbiamo rapidamente istituito un centro operativo dedicato composto da esperti, che include persone che parlano la lingua ebraica e la lingua araba, per monitorare attentamente e in tempo reale questa situazione in rapida evoluzione. I nostri team stanno lavorando senza sosta per mantenere le nostre piattaforme sicure, intervenire sui contenuti che violano le nostre policy o le leggi locali e coordinarsi con fact-checker di terze parti nella regione del conflitto per limitare la diffusione di disinformazione. Porteremo avanti questo lavoro nel corso del conflitto”, riporta l’Ansa.

Check Also

donna afghana

Afghanistan, legge per “promuovere la virtù e prevenire il vizio”: lo sdegno dell’Europa

Una legge, composta da 35 articoli e 114 pagine, che rafforza ed estende ulteriormente le …