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Migranti, bisogna aiutare la Tunisia perché riprenda il controllo delle coste

Continuano gli sbarchi di migranti sulle coste italiane, così come i naufragi. Cinque solo nell’ultima settimana per un totale di 29 morti. Intanto negli ultimi tre giorni gli arrivi in Italia hanno raggiunto la cifra record di 4mila sbarchi, quasi tutti dalla Tunisia.

Dall’inizio del 2023 sono oltre 20mila i migranti che hanno raggiunto l’Italia. Quasi il quadruplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con porti sovraccarichi a causa dei continui sbarchi. E sono ancora centinaia di migliaia i subsahariani pronti ad imbarcarsi dalle coste tunisine. Entrano nel paese con regolare visto turistico per cercare di raggiungere le coste europee.

Dopo il periodo di crisi dovuto al Covid e al calo del turismo, è arrivata la guerra in Ucraina a mettere in difficoltà la Tunisia. Più della metà delle importazioni di grano proveniva infatti da Russia e Ucraina. Ora il paese è al collasso, con un tasso di inflazione al 10,4 per cento, un livello di disoccupazione del 15,3 per cento e un debito pubblico arrivato quasi al 100 per cento del Pil.

Da Tunisi arriva l’appello all’Europa affinché faccia pressione sul Fondo monetario internazionale (Fmi) per sbloccare il pacchetto di aiuti da 1,9 miliardi dollari. Gli Stati Uniti hanno infatti bloccato i sostegni economici a causa delle dichiarazioni del presidente tunisino e della sua posizione autoritaria.
Lo scorso febbraio, Saied ha denunciato un “un piano criminale per cambiare la composizione demografica della Tunisia”, affermando: “Ci sono alcuni individui che hanno ricevuto grosse somme di denaro per dargli la residenza. La presenza di questi immigrati è fonte di atti violenti e di crimini inaccettabili. È il momento di mettere la parola fine a tutto questo, perché c’è la volontà di far diventare la Tunisia solamente un Paese africano e non un membro del mondo arabo e islamico”.

La situazione è davvero tragica, il paese è sull’orlo del fallimento mentre i trafficanti di esseri umani approfittano delle fragilità del paese e delle tragiche condizioni dei migranti subsahariani per espandere le proprie reti.

La posizione del governo italiano è chiara: bisogna salvare la Tunisia dal fallimento. Solo così il paese potrà riprendere il controllo delle coste, ne va della sicurezza italiana ed europea. “Dobbiamo aiutare la Tunisia con finanziamenti da parte di Fmi e Banca mondiale, dando almeno i primi aiuti in attesa delle riforme e di una verifica dei passi avanti. Ormai è un cane che si morde la coda, l’emergenza finanziaria alimenta quella dei migranti”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera. Continuando: “Dobbiamo investire di più in Africa, non possiamo lasciarli a una sorta di colonizzazione e ad una presenza eccessiva cinese e russa. Serve un vero piano Marshall”.

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