Mercatini, spettacoli, mostre, un fantastico villaggio di Babbo Natale e tanto buon cibo aspettano i visitatori nel borgo irpino di Gesualdo, promosso dall’amministrazione comunale.
Per le festività natalizie torna a vestirsi a festa il Castello di Gesualdo, raffinata dimora seicentesca del principe Carlo Gesualdo, che ospiterà fino al 7 gennaio 2024 i tanti gli stand che daranno vita ai mercatini natalizi tra prodotti tipici, giocattoli, articoli da regalo, addobbi natalizi e tanto altro.
Protagonista indiscusso di dicembre, Babbo Natale sarà pronto ad accogliere i visitatori nel suo villaggio ricreato direttamente all’interno del Castello. Quest’anno, in esclusiva, sarà possibile anche visitare il mini villaggio della LEGO, creato interamente con i famosi mattoncini.
Nell’area espositiva del Castello sarà allestita una mostra dedicata ai presepi per tutti gli appassionati della storica tradizione partenopea.
Durante la rassegna anche laboratori didattici, concerti e rappresentazioni teatrali con i musical “A Christmas Carol” e lo “Schiaccianoci e il magico mondo incantato”.
Ma il piccolo borgo non è magico solo durante il Natale, bensì anche d’estate diventando il palcoscenico per uno spettacolo ritualistico e affascinante, proprio di alcune piccole realtà sociali.
Tutti gli anni l’ultima domenica del mese di agosto viene organizzata una sacra rappresentazione per i festeggiamenti in onore di San Vincenzo Ferreri. Una tradizione di lunga data risale all’anno 1822, mentre le origini della manifestazione rimangono invece ancora non chiarite del tutto.
Un bambino vestito da angelo viene legato a una fune d’acciaio tesa fra la torre del Castello di Gesualdo e il campanile della Chiesa del SS.Rosario. Sospinto lungo la fune con l’ausilio di carrucole, l’angelo inizia il “volo” fino al centro della sottostante piazza dove da un palco emerge un uomo vestito da diavolo. L’angelo e il diavolo ingaggiano una cruenta disputa dialettica ricca di colpi di scena. Conclusa la recita l’angelo completa il suo volo giungendo al campanile. In serata, al termine della processione, l’angelo ripercorre il tragitto al contrario nel simbolico ritorno al cielo.