
La villa padronale sull’isola della Gallinara, nel comune di Albenga (Savona), entrerà a far parte del patrimonio statale. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del MiBACT, il ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo comunicando il provvedimento della direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio e la direzione generale Bilancio che hanno disposto l’esercizio della prelazione sulla villa padronale, parte dei diversi corpi di fabbrica posti in vendita sull’isola della Gallinara.
L’isola, famosa per la sua forma a tartaruga, è sede di una riserva naturale che vanta una rigogliosa vegetazione mediterranea con entità floristiche rare, bellissimi fondali marini ricchi di biodiversità animale e vegetale ed è anche una delle maggiori colonie di gabbiano reale. L’oasi naturale della Gallinara, dove sopravvivono testimonianze di insediamenti umani di varie epoche a partire dai romani e giacciono due relitti di navi onerarie romane risalente al I sec. a.C., aveva destato l’interesse del magnate ucraino Olexandr Boguslayev che aveva tentato di acquistare l’intera isola durante l’estate, operazione fermata in extremis dalla prelazione attuata dal MiBACT.
L’acquisizione della villa al patrimonio dello Stato, come si legge nella relazione del segretariato regionale del MiBACT per la Liguria, consentirebbe di restituire al pubblico godimento una parte dell’isola, che verrebbe destinata a sede espositiva ed operativa degli istituti liguri del ministero in cui valorizzare le eccezionali valenze archeologiche, storico-artistiche e paesaggistiche che fanno dell’isola un unicum nel panorama nazionale. Una più ampia fruibilità dell’isola potrà avvenire grazie al coinvolgimento del Museo archeologico navale di Albenga e dell’importante area archeologica subacquea. Come riportato nella relazione, la villa si presta a divenire un primo centro di documentazione, un centro di ricerca e base logistica per le future indagini archeologiche da effettuare sull’isola e nel mare circostante.