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Cento anni dalla nascita di Vittorio Gassman

Sono stati festeggiati i 100 anni dalla nascita di Vittorio Gassman, soprannominato il mattatore dello spettacolo.

Fabrizio Corallo, giornalista e regista, gli dedica uno speciale tributo proiettando il suo documentario dedicato a “Vittorio, re della commedia” alla Casa del Cinema di Roma. 90 minuti che ripercorrono il percorso artistico, e non solo, di uno dei più grandi attori italiani.

Gassman nasce il primo settembre 1922 a Struppa, nella periferia di Genova, da padre tedesco e madre ebrea pisana. Consegue la maturità classica al Liceo Tasso di Roma e si forma all’Accademia nazionale d’arte drammatica, poi rinominata Silvio d’Amico.

A 21 anni, nel 1943, debutta in teatro con “La nemica” di Dario Niccodemi, al fianco della grande Alda Borrelli, per poi unirsi a Ernesto Calindri e Tino Carraro al Teatro Eliseo. Qui riscuote grande successo, riuscendo a variare con grande spontaneità tra il teatro classico e quello contemporaneo.

Si cimenta anche nella cinematografia, seppur con ruoli minori e nonostante alcuni titoli importanti, come “Riso Amaro”, capolavoro del neorealismo di Giuseppe De Santis del 1949.

Il grande successo nel cinema arriva nel 1958 con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, cui seguono altrettanti trionfi, ed entra nel club dei “colonnelli della commedia” accanto ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi.

Nonostante i successi cinematografici, non abbandona mai il teatro dedicandosi soprattutto alla tragedia greca e a Shakespeare. Negli ultimi anni della sua carriera inserisce nel suo repertorio anche la poesia.

Morto a Roma il 2 giugno del 2000, tra i suoi capolavori ricordiamo “La grande guerra” (Mario Monicelli, 1959), “Il sorpasso”(Dino Risi, 1962, il suo ruolo più amato e ricco di sfumature), “I mostri” (Dino Risi, 1963), “L’armata Brancaleone” (Mario Monicelli, 1966) e “C’eravamo tanto amati” (Ettore Scola, 1974).

Con il film drammatico “Profumo di donna” vince la Palma d’oro a Cannes, uno dei tanti riconoscimenti ricevuti durante la sua vita insieme a nove David di Donatello, ai Nastri d’argento, alle Grolle e ai Globi d’oro, fino ad arrivare al Leone alla carriera della Mostra di Venezia nel 1996.

Proprio la Mostra del Cinema, nel programma di Venezia Classics, lo ricorda con una versione restaurata di “La marcia su Roma” di Dino Risi. A 60 anni dall’uscita, questa versione è dedicata al centenario dei suoi due interpreti, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi.

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