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Coronavirus e social: come cambiare la comunicazione aziendale

Il coronavirus sta incidendo anche su come un’azienda deve fare comunicazione in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivevo. In tv, ad esempio, stiamo assistendo ai primi spot – si pensi all’Eni – dove il puro messaggio commerciale passa in secondo piano rispetto ai momenti per l’umanità.

L’attuale pandemia, in sostanza, richiede che le aziende, in particolare sui social, adottino contenuti, tono di voce e azioni adeguate.

“I social media sono un luogo dove le persone vanno primariamente a parlare di ciò che gli accade nella loro vita privata, soprattutto con le persone che contano per loro – spiegano Marino Pessina e Chiara Porta, Ceo e direttore responsabile dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso. “Le aziende sono sempre state un ospite necessario, e non sempre felicemente invitato, perché mentre tutti abbiamo i nostri interessi lavorativi, nessuno va sui social media per consumare intenzionalmente la pubblicità. In questo momento le tradizionali strategie aziendali messe in atto sui social rischiano di essere inadeguate. Alla luce della situazione attuale, le aziende che già utilizzano regolarmente i social devono apportare profonde modifiche al linguaggio usuale e quelle che tendono a ignorare o utilizzare poco i social hanno la necessità di creare una conversazione con il pubblico, sfruttando l’intero ecosistema digitale e tutte le diverse tessere all’interno di ciascuna piattaforma. Stare zitti in attesa che tutto passi non aiuterà, servirà solo a far scomparire a poco a poco. Comunicare, quindi, ma farlo con uno scopo. Promuovendo nel contempo un senso di sostegno, comunità e riconoscimento di ciò che il mondo sta vivendo in questo momento”.

Si lotta per sopravvivere, anche se si è chiusi. La domanda che tutte le aziende si dovrebbero porre in questo momento per impostare una strategia di comunicazione sui social è: “Come posso usare la mia presenza sui social media per supportare la mia comunità?” L’obiettivo non è quello di promuovere la propria attività, ma di offrire leadership e supporto durante questo periodo senza precedenti. Questa è un’opportunità per creare connessioni significative. Un’opportunità che, lo si spera vivamente, non si ripeta più in questo modo.

Ecco, allora, i consigli dei due esperti. Innanzitutto riformulate i messaggi in modo che parlino davvero delle difficoltà che le persone stanno affrontando in questo momento e controllate tutti i contenuti già programmati in precedenza che devono essere pubblicati in questo periodo, con la certezza che siano ancora pertinenti e sensibili alla luce di ciò che sta accadendo.

Poi bisogna fare attenzione al tono usato: ci deve essere empatia e compassione. L’ultima cosa da fare come imprenditore è apparire sordo durante quello che è un momento molto difficile per molte persone. Bisogna chiedere: “Cosa posso fare per te?”, “Che cosa hai bisogno da me e dalla mia azienda in questo momento?”, “In che modo la nostra azienda può alleviare il tuo dolore in questo momento di perdita?”.

Occorre poi rimuovete qualsiasi emoji “giocoso” e qualsiasi linguaggio eccessivamente esuberante. Una particolare attenzione va riposta nelle immagini: per esempio, invece di pubblicare foto di persone che camminano sulla spiaggia, in questo momento sono meglio persone che giocano nel loro cortile.

Per quanto riguarda alcune idee pratiche, per le aziende aperte può essere proficuo mettete dei post per ringraziare i dipendenti, chiedendo di fare delle foto in azienda, dove si veda che vengono rispettare tutte le regole di sicurezza anti-contagio.

Per chi è in smart working, va mostrato alle persone come si sta affrontando questo momento. “Normalmente saremmo in ufficio, ma ora tutto è cambiato”. Pubblicate un post con una foto o un video dell’incontro mattutino tenuto sulle piattaforme digitali che permettono di collegarsi con i colleghi o gli amici.

E’ inoltre importante offrire competenze specifiche. Usare i social come canale educativo per far sapere alle persone, o ad altre aziende, come possono essere supportartate. Occorre chiedersi cosa si può offrire gratuitamente che fornirà valore educativo alla comunità.

E’ poi importante offrite un modo per rimanere in contatto mentre tutti praticano il distanziamento sociale. Per esempio, una palestra può mettere a disposizione corsi video, un ristorante offrire corsi di cucina. Le idee possono essere tante.

Promuovere le rassegne stampa è un modo per dimostrare vitalità e accrescere la reputazione. Parola di esperti. “le aziende dovrebbero utilizzare più canali social e formati diversi. La combinazione di formati sia brevi sia lunghi aiuterà i marchi a mantenere una stretta affinità con il proprio pubblico durante questi tempi senza precedenti. Da ultimo, per la programmazione editoriale dei prossimi mesi, considerate che gli elementi di questa pandemia potrebbero rimanere – concludono i due esperti.

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