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Giornata del sonno: com’è bello dormire…

Stare in casa ai tempi del coronavirus. Chiusi in casa come possiamo occupare il nostro tempo? Dormendo un po’ di più per esempio, riscoprendo il piacere di farsi cullare dalle braccia di Morfeo, senza sveglie e scadenze impellenti da rincorrere.

Venerdì 13 marzo è la Giornata mondiale del sonno, evento promosso dall’americana World sleep society (Wws) per aumentare la consapevolezza del sonno come privilegio umano, spesso compromesso dalle frenetiche abitudini della vita moderna.

La Giornata mondiale del sonno si tiene ogni anno il venerdì prima dell’equinozio di primavera e ha come obiettivo primario la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui disturbi del sonno e sull’onere che gravano sulla società contemporanea. L’evento è nato nel 2008 da un gruppo di operatori sanitari e membri della comunità medica che lavoravano e studiavano nell’area della medicina e della ricerca sul sonno con lo scopo riunire ricercatori, professionisti della salute e pazienti per conoscere meglio il sonno e comprendere il suo importante impatto sulla salute.

Giunta alla sua tredicesima edizione 2020 la manifestazione quest’anno è rappresentata dallo slogan ” Better Sleep, better Life, better Planet ” (trad: sonno migliore, vita migliore, pianeta migliore), e vuole mettere in evidenza la centralità del sonno come pilastro della salute che consente un migliore processo decisionale ed una maggiore comprensione cognitiva anche di grandi questioni, come il nostro pianeta. Un chiaro messaggio: la qualità della vita può essere migliorata con un sonno sano. Al contrario, quando il sonno non riesce, la salute diminuisce, diminuendo anche la qualità della vita.

I principali disturbi legati al sonno sono l’insonnia e l’apnea ostruttiva, meglio conosciuta come apnea notturna ed interessano fino al 45 per cento della popolazione mondiale.

Gli studi hanno dimostrato che le persone con insonnia soffrono di più di ansia e depressione rispetto alle persone senza insonnia. L’insonnia ha un impatto negativo in tutte le aree della vita di un malato. Può influire sulle prestazioni lavorative, con un cambiamento di carattere ed un calo della qualità del lavoro.

L’apnea notturna non trattata può portare a malattie cardiache, ictus e demenza vascolare.

La maggior parte di questi disturbi del sonno sono prevenibili o curabili, ma solo meno di un terzo dei malati cerca un aiuto professionale.

Gli elementi fondamentali che garantiscono una buona qualità del sonno:
Durata: la durata del sonno dovrebbe essere sufficiente per consentire al dormiente di riposare fino al giorno seguente.
Continuità: i periodi di sonno dovrebbero essere fluidi senza frammentazione.
Profondità: il sonno dovrebbe essere abbastanza profondo da essere riparativo.

Il Dr. Liborio Parrino, presidente del World sleep day committee spiega che “Se vogliamo davvero contribuire alla sopravvivenza del pianeta, un’attività saggia è quella di estendere il periodo del nostro tempo di sonno. Ecco perché lo slogan della Giornata mondiale del sonno di quest’anno collega il buon sonno al miglioramento della salute del pianeta. I periodi di sonno aumentati significano meno consumo di carburante, elettricità, cibo e ossigeno (la respirazione viene attenuata durante il sonno). Una migliore qualità del sonno riduce anche il rischio di infortuni sul lavoro e stradali, promuove la secrezione di melatonina e protegge l’orologio circadiano naturale, che può prevenire l’invecchiamento precoce nell’uomo”.

Il Dr. Parrino aggiunge: “L’estensione del nostro periodo di sonno migliora anche le nostre prestazioni mentali e del corpo durante il giorno e, ultimo ma non meno importante, migliora la nostra esperienza di sogno, poiché le fasi Rem sono principalmente concentrate nella parte finale del sonno”.

Approfittiamo quindi di questo periodo “Io resto a casa” per riposarci e dormire un po’ di più, scoprendo i vantaggi di un buon sonno rigeneratore.

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