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Itinerari di prossimità con tanto gusto

Pandemia e distanziamento prima; grande entusiasmo, voglia di uscire e recuperare – anche al ristorante – il molto tempo, speso sempre a casa, negli ultimi mesi. In mezzo dubbi, incertezze da green pass, regole, varianti e vaccinazioni in corso. Forse l’insieme di questi elementi, forse la voglia di celebrare il nostro paese, sembrano far scoprire, in questo primo scorcio di vacanze, mete di prossimità e destinazioni “alternative”.

Questo è quanto emerge dall’osservatorio della piattaforma delle Cesarine, la più grande e antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, note – in Italia e oltreoceano – per il fatto di aprire le porte di casa loro a turisti e buongustai.

A partire da questo anno le prenotazioni per le tavole delle Cesarine viene soprattutto da Francia, Svizzera e Germania e le preferenze dei turisti provenienti da questi paesi sembrano distribuirsi verso destinazioni più particolari e nascoste rispetto località costiere o città d’arte principali dove finora si concentravano. Una scelta tra l’altro condivisa con i vacanzieri italiani che da questo anno hanno cominciato ad apprezzare, quanto i turisti stranieri, l’opportunità di sedersi alla tavola di queste 1.500 rappresentanti Slow Food (le Cesarine sono comunità diffusa Slow Food da luglio 2019) per gustare i sapori della tavola della zia e della nonna in piccole località, lontani da centri e ristoranti affollati.

Ecco seguito la classifica delle tavole e delle località più prenotate sul portale delle Cesarine nell’estate 2021:

Milano la cosmopolita e le sue cotolette – Forse per via del principale aeroporto di ingresso del nord Italia, della voglia di fare affari con i saldi o del fatto che la città si sta facendo sempre più bella, a Milano i turisti non paiono mancare. Quelli che ci passano (sempre un paio di giorni, diretti verso altre destinazioni) ne approfittano per chiedere di cenare da Sissi, questa bella terrazza nei pressi della Fondazione Prada ed assaggiare la versione estiva della cotoletta, preparata a regola d’arte da Sissi.

Maria Cristina a Parma

Parma, capitale della Food Valley – Lirica, anolini e biciclette: che sia questa la combinazione vincente a portare la città ducale in cima alle prenotazioni? O il fatto di essere una città d’arte, si, ma fuori dalle rotte più affollate e a pochi km dalla frescura del vicino Appennino tosco-emiliano? La cesarina Maria Cristina intanto tira la sfoglia e porta in tavola il suo timballo di anolini e la sua rosa di Parma.

Colline toscane e buon vino – La destinazione da sempre scelta dagli anglosassoni, innamorati dei suoi paesaggi e della sua quiete anche in pieno agosto, riserva delle sorprese rispetto agli anni scorsi: prenotazioni da turisti francesi e tedeschi, soprattutto, verso destinazioni come Castellina in Chianti, Montepulciano e Barberino Tavernelle. Per gustare crostini e sformati, cenare in una cantina circondati da antiche botti e farsi arrostire una vera fiorentina sulla brace, all’aperto. Tra le indicazioni: Loredana a Barberino Tavernelle, Barbara a Montepulciano e Virna a Castellina in Chianti.

Chiara Franceschini a Montecastrilli (fotografo Rossella Santosuosso)

Cascate, siti archeologici e tartufo estivo a Terni Nella classifica delle destinazioni scelte da turisti internazionali, e non, per gustare i piatti delle Cesarine – nell’estate 2021 – si posiziona bene anche l’Umbria e la casa di Chiara a Terni. La città vanta come patrono San Valentino, dista pochi km dalle spettacolari cascate delle Marmore e in questi mesi offre molti piatti a base di tartufo estivo.

Pasta alla norma e borghi mozzafiato – E’ Cefalù la meta più prenotata in Sicilia, secondo l’osservatorio delle Cesarine. Il posizionarsi tra i borghi più belli d’Italia e l’affacciarsi su un mare cristallino è certamente tra le ragioni. Insieme ai suoi piatti che la stanno facendo prediligere da turisti del nord Europa e da gourmet connazionali.

Cesarine è una community di cuoche e cuochi domestici dislocata su tutto il territorio nazionale e selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione dell’Università di Bologna. Ad oggi sono più di 1.500 le Cesarine – che un tempo era il nome comune dato alle massaie emiliane – che organizzano nelle loro case, in più di 450 località italiane, eventi gastronomici come pranzi, cene e corsi di cucina per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di tradizioni cucinarie spesso dimenticate. Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a disposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto.

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