
Il ministero delle Imprese e del made in Italy prosegue il suo impegno per assicurare maggiore trasparenza e affidabilità al Registro delle imprese e all’Albo nazionale delle società cooperative. Con decreto direttoriale, sono state cancellate d’ufficio 7.975 società cooperative risultate non operative da oltre cinque anni e prive di beni immobili.
Questo rappresenta il terzo intervento su larga scala di scioglimento senza nomina del commissario liquidatore, che segue quelli effettuati il 22 settembre 2023 (4.250 cooperative) e l’8 marzo 2024 (23.411 cooperative), per un totale complessivo di 35.636 cancellazioni nell’arco di due anni.
Attraverso un’attività ormai consolidata, la Direzione generale per la Vigilanza continua a garantire l’aggiornamento e l’attendibilità degli strumenti pubblici di monitoraggio del mondo cooperativo, premiando le realtà che operano concretamente nel rispetto delle norme.
“Con questo terzo intervento, manteniamo l’impegno per una maggiore trasparenza sul reale stato del sistema cooperativo italiano – ha commentato Urso. “È un’azione che si sta consolidando come prassi annuale, a tutela delle cooperative autentiche, che contribuiscono significativamente alla crescita del nostro Paese. La cancellazione delle società inattive è una misura concreta per valorizzare chi fa vera cooperazione, oltre a rappresentare un’ottimizzazione delle risorse pubbliche”.
La rimozione di queste società comporterà anche un significativo beneficio per la finanza pubblica, in quanto evita l’esecuzione delle revisioni obbligatorie da parte del Mimit, previste dalla normativa per enti che, di fatto, non risultano più operativi.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
