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Report Istat: le ragazze leggono di più

La produzione libraria tiene e rimane stabile il numero dei lettori. Gli italiani nonostante siano amanti di smartphone e pc, preferiscono il buon e vecchio libro cartaceo al nuovo e digitale e-book. Sono le tendenze rilevate dall’Istat nel suo report 2019 “Produzione e lettura di libri in Italia”.

Il report quantifica una produzione media di 237 libri al giorno, quasi 1,3 libri ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (il 58,4 per cento) e solo l’8,5 per cento sono nuove edizioni. In totale sono 86.475 le opere pubblicate nel 2019, di cui il 21,4 per cento riguarda l’editoria scolastica e per ragazzi. Sul totale delle pubblicazioni il 45,3 per cento delle opere pubblicate a stampa è stata resa disponibile nel formato digitale.

Analizzando la composizione delle realtà editoriali, risulta che il 53 per cento di queste sono definibili “micro-editori” (hanno stampato non più di 5.000 copie), il 38,1 per cento piccoli editori (tiratura massima di 100.000 copie), il 6,8 per cento medi editori (tiratura non superiore a un milione di copie), il 2,1 per cento grandi editori (hanno pubblicato titoli per una tiratura superiore a un milione di copie).

Oltre il 50 per cento degli editori attivi ha sede nel nord del Paese, il 28,7 per cento al centro e il 21,2 per cento nel Mezzogiorno. Il maggior numero di editori attivi risiede in Lombardia e nel Lazio (20,6 per cento e 16,8 per cento): due regioni che insieme ospitano il 60 per cento dei grandi operatori, il 64,7 per cento dei medi, il 38,6 per cento dei piccoli e un circa un terzo dei micro editori. In particolare, a Milano e Roma si concentrano circa un quarto degli editori attivi.

Nel 2019 rimane stabile rispetto all’anno precedente il numero di lettori di libri: sono il 40 per cento delle persone di sei anni e più. La quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani: 54,1 per cento nel 2019 tra i 15 e i 17 anni, e 56,6 per cento tra gli 11 e i 14 anni.

Tra uomini e donne continua a persistere un divario rilevante. Nel 2019 la percentuale delle lettrici è del 44,3 per cento e quella dei lettori è al 35,5 per cento. Il divario si manifesta dal 1988, anno in cui risultavano lettori il 39,3 per cento delle donne rispetto al 33,7 per cento degli uomini.

In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 60 per cento ha letto almeno un libro nell’anno). La quota di lettrici scende sotto il 45 per cento dopo i 55 anni, mentre per i maschi è sempre inferiore al 50 per cento a partire dai 20 anni.

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