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Roma, all’ospedale San Giovanni la mostra su Leonardo

Una location ideale per una mostra scientifica. Dal 26 dicembre è possibile visitare “Real Bodies Leonardo’s Anatomy Exhibition”, esposizione delle “anatomie leonardesche” collocate nella storica sede della Corsia delle Donne presso l’ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma. Si tratta di un vero e proprio catalogo di anatomia umana ampliato e aggiornato, in omaggio al progetto “Milano e Leonardo”, che nel 2019 ha celebrato il quinto centenario della morte del genio toscano.

Nel corso della presentazione alla stampa, il divulgatore Alessandro Cecchi Paone ha spiegato il vantaggio dell’uso di corpi veri all’interno dell’esposizione: “Una ricostruzione realistica e necessaria per dare una dimensione tridimensionale che, soprattutto per le nuove generazioni, è ormai fondamentale anche grazie alla diffusione del digitale e delle tecniche computerizzate. Nessuno oggi accetta più di vedere qualcosa ad una dimensione. Il corpo umano non è piatto e grazie a questa mostra è possibile vedere come sono i corpi dentro, sia quelli sani che quelli malati”.

Il progetto ha riscosso un grande successo negli ultimi anni e in questa nuova edizione romana
vengono presentate suggestive installazioni, realizzate grazie al processo della plastinazione, un
sistema di conservazione di porzioni organiche, messo a punto alla fine degli anni Novanta in
Germania e oggi utilizzato nelle Università per le lezioni di anatomia e per perfezionare le pratiche
di endoscopia.

Opere che riproducono gli studi anatomici che Leonardo da Vinci realizzò sulla base della propria
esperienza personale nell’ambito delle pratiche autoptiche: così Il celebre Uomo Vitruviano e un
incredibile Studio embriologico prendono forma rivelando l’altissimo livello di conoscenza
anatomica e l’estrema precisione nel disegno a cui giunse Leonardo.

“Come in altri settori lui è riuscito in anatomia, a dare la prima dimostrazione di approccio
scientifico, diretto e pratico. Vivisezionare i corpi, capire come erano fatti all’interno e di
conseguenza come funzionavano. A noi oggi sembra una cosa abbastanza ovvia ma pensando a
cinquecento anni fa, se ne capisce la straordinaria capacità anticipatrice del genio – ha spiegato Cecchi
Paone.

Passeggiando tra le sezioni della mostra, lo spettatore avrà modo di conoscere ed entrare nel vivo
degli studi che il grande genio fiorentino ha compiuto e che sono stati la colonna portante della
sua produzione scientifica e artistica, facendo luce anche sulle attuali conoscenze del corpo umano
in ambito medico-scientifico. Tra le scoperte più importanti di Leonardo, si potrà osservare
l’installazione del feto all’interno dell’utero materno, ripresa perfettamente da un suo disegno:
per la prima volta all’epoca si conobbe il feto, l’utero, la placenta e il cordone ombelicale, cose
misteriose e non conosciute. Così anche il percorso delle fecondazione a cui è dedicata un’ampia
sezione della mostra: cinquecento anni fa si pensava che il seme umano maschile discendesse dal
cervello lungo la colonna vertebrale, questo fin quando Leonardo non individuò la presenza e la
funzione dei testicoli.

“Con questa strabiliante mostra, abbiamo voluto rendere omaggio al genio di Leonardo attraverso
i suoi disegni riprodotti su veri corpi umani – commenta Claudio Panadisi, organizzatore dell’evento.

Il progetto è stato realizzato grazie ad un lavoro di ricerca durato più di tre anni, che ha visto collaborare medici, storici e storici dell’arte, per permettere all’osservatore di oggi di compiere un vero e proprio viaggio nel passato, con un profondo apprezzamento, rispetto e riconoscenza per coloro che hanno donato i loro corpi e organi alla Scienza.

La mostra “Real Bodies Leonardo’s Anatomy Exhibition” ha aperto al pubblico il 26 dicembre e
rappresenta un omaggio al genio e alla sua immensa curiosità intellettuale, che ha regalato al
mondo e consegnato alla storia opere d’immenso valore artistico e scientifico.

QUANDO – Da domenica a giovedì dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19), da venerdì a sabato dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso ore 20).

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