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Zanzare: i cambiamenti climatici portano nuove specie

Cambia il clima e cambia il tipo di insetti con cui l’Italia e l’Europa deve e dovrà fare i conti. La tendenza al riscaldamento, in cui le ondate di calore e le inondazioni stanno diventando più frequenti e gravi, le estati più lunghe e calde creano condizioni più favorevoli per alcune specie di zanzare invasive come Aedes albopictus e Aedes aegypti. E con l’affacciarsi di queste nuove specie sul territorio europeo, aumenta il rischio di diffusione di malattie trasmesse da queste zanzare. Lo rende noto l’Ecdc, il Centro europeo per le malattie infettive che evidenzia come dieci anni fa, nel 2013, la zanzara Aedes albopictus è presente in otto paesi Ue/See (Spazio economico europeo), con 114 regioni colpite. Ora, nel 2023, la zanzara è presente in tredici paesi e 337 regioni.

La specie di zanzara Aedes albopictus è un noto vettore di virus chikungunya e dengue, si sta affermando più a nord e verso ovest in Europa, secondo gli ultimi dati dell’Ecdc. Inoltre, Aedes aegypti, noto per trasmettere dengue, febbre gialla, chikungunya, Zika e, potenzialmente, virus del Nilo occidentale, è stato individuato a Cipro dal 2022 e potrebbe continuare a diffondersi in altri Paesi europei.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diffusione geografica di specie di zanzare invasive in aree precedentemente non colpite nell’Ue/See”, ha affermato Andrea Ammon, direttore dell’Ecdc. “Se continua così, possiamo aspettarci di vedere più casi e possibilmente decessi per malattie come dengue, chikungunya e virus Zika e, in determinate circostanze, virus del Nilo occidentale. Gli sforzi devono concentrarsi sui modi per controllare le popolazioni di zanzare, migliorare la sorveglianza e applicare misure di protezione individuale”.

Nel 2022, sono stati registrati 71 casi di dengue acquisita localmente nell’Ue continentale/See, che equivale al numero totale di casi segnalati tra il 2010 e il 2021. Casi di dengue acquisiti localmente sono stati segnalati da Francia (65 casi) e Spagna (6 casi).

La dengue è un’infezione virale causata dal virus della dengue, trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette. La malattia è trasmessa dalle zanzare Aedes (in particolare Aedes aegypti a livello globale e Aedes albopictus in Europa), che si riproducono all’interno o intorno agli habitat umani. La dengue è endemica in più di 100 paesi in Africa, nelle Americhe, nel sud e nel sud-est asiatico e nella regione del Pacifico occidentale. L’incidenza della dengue è cresciuta notevolmente in tutto il mondo negli ultimi decenni.

Nel 2022, nell’Ue/See sono stati segnalati 1133 casi umani e 92 decessi di infezione da virus del Nilo occidentale, di cui 1112 acquisiti localmente in 11 paesi, il numero più alto di casi dall’anno di picco dell’epidemia nel 2018. Casi acquisiti localmente sono stati segnalati da Italia (723), Grecia (286), Romania (47), Germania (16), Ungheria (14), Croazia (8), Austria (6), Francia (6), Spagna (4), Slovacchia (1) e Bulgaria (1).

Il virus del Nilo occidentale si trasmette tra gli uccelli attraverso la puntura delle zanzare Culex infette e, incidentalmente, gli esseri umani e altri mammiferi (ad esempio i cavalli) possono essere infettati. Circa l’80 per cento delle infezioni da virus del Nilo occidentale nell’uomo sono asintomatiche. La febbre del Nilo occidentale è la manifestazione clinica più comune ed è caratterizzata da un’insorgenza improvvisa di sintomi che possono includere mal di testa, malessere, febbre, mialgia, vomito, eruzione cutanea, affaticamento e dolore oculare. Non esiste alcuna profilassi o trattamento specifico contro la malattia negli esseri umani.

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