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Rifiuti, occhio a contenitori e avanzi: 10 consigli sulla differenziata dell’umido

Per avere città più pulite, curate e accoglienti, occorre una corretta gestione dei rifiuti, gestendo in modo corretto e pensato la raccolta differenziata. È questa l’unica via che si deve seguire, secondo il Consorzio Italiano Compostatori, che nel suo 25esimo anno di attività presenta un decalogo per ottimizzare il recupero della frazione organica e utilizzare al meglio il compost da essa ricavato. Vediamo più da vicino i consigli.

rifiutiIL SACCO GIUSTO
No a buste di plastica standard. Una delle criticità che molto spesso ci si trova a contrastare è proprio l’errata scelta del sacchetto. Secondo Il Cic occorre utilizzare quelli realizzati in materiale biodegradabile e compostabile (certificato a NORMA UNI EN 13432 in carta o in bioplastica). Per capire quale sacchetto utilizzare basta guardare se vi è apposta la sigla dello standard europeo UNI EN 13432:2002 e il marchio di un ente come il CIC stesso.

IL CONTENITORE
Associare al sacchetto compostabile un contenitore areato e traforato, così da evitare i cattivi odori in casa e che i rifiuti fermentino, creando liquidi all’interno.

SGOCCIOLARE I RIFIUTI ORGANICI
Quando si getta via l’umido occorre prestare attenzione non pressando i rifiuti ma farli sgocciolare, riducendo i pezzi quelli più voluminosi.

NELL’UMIDO SOLO SCARTI ORGANICI
Con l’umido possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale, come i resti del cibo secco degli animali domestici, i fiori appassiti e tappi di sughero. Da evitare con attenzione l’inserimento di vetro, metallo, plastica, lattine oltre a scarti di legname trattato o verniciato.

COMPOST E BIOCARBURANTI
Dalla raccolta organica si può dare vita al compost, un fertilizzante naturale e anche alla produzione di biocarburanti.

COME USARE IL COMPOST
Il Consorzio Italiano Compostatori spiega anche come usare il compost. Uno dei principali impieghi è quello per la concimazione di fondo dell’orto, per la quale il Consorzio indica un dosaggio di 2/3 kg a mq, segnalando che è inoltre necessario distribuire il compost sul terreno e interrarlo con una vanga nei primi 10-15 cm. Il compost può essere anche impiegato come fertilizzante per piantare alberi e arbusti nonché per la pacciamatura, così da evitare la comparsa delle erbe infestanti.

PRODURRE MENO RIFIUTI
Bisogna inoltre cercare di produrre meno rifiuti, prestando attenzione alla conservazione del cibo e tenendo frutta e verdura in luoghi freschi e riparati dal sole.

OCCHIO AGLI AVANZI
Prima di gettare gli avanzi occorre chiedersi se possono ancora tornare utili, ad esempio per una macedonia di frutta o un’insalata ricca.

INFORMARSI SULLE MODALITÀ DI RACCOLTA
Fare attenzione alle modalità di raccolta e tenersi informati sulla gestione in base al proprio Comune di residenza o villeggiatura. In caso contattare l’agenzia di igiene urbana locale o il municipio per conoscere orari e giorni di raccolta delle varie frazioni.

MARCHI DI CERTIFICAZIONE DEL CIC
I marchi di certificazione CIC sono due: uno per il compost e l’altro per i manufatti compostabili. L’obiettivo è quello di rendere identificabili i prodotti che rispondono a requisiti di qualità fissati per un’impronta ecologica più leggera e sicura.

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