sabato , Dicembre 6 2025
Home / Comunicazione / Bce, Mario Draghi: ore decisive per il Qe. Torna lo spauracchio spread in Italia

Bce, Mario Draghi: ore decisive per il Qe. Torna lo spauracchio spread in Italia

È attesa per oggi la decisione della Bce sul futuro del Quantitative easing. In queste ore infatti il direttorio della banca centrale europea, presieduto da Mario Draghi, si riunisce per delineare l’iter del tapering, la riduzione graduale degli bceacquisto dei titoli di Stato da parte della Bce, fino alla sua naturale scadenza prevista fra solo due mesi.

Lo scenario più accreditato è quello di passare da 60 a 30 miliardi di acquisti al mese, dal 2018, ma prolungando il programma oltre l’attuale scadenza di fine anno e procedere anzi di ben nove mesi, dunque fino al settembre del 2018. Una scelta questa che sembra in linea con la strada seguita fino ad ora dalla banca centrale europea, che pur considerando una la crescita dell’eurozona solida e ampia deve però tenere conto delle stime sull’inflazione che sono ancora sotto all’obiettivo del quasi 2% e che soprattutto potrebbero ridursi se venisse a mancare lo stimolo monetario.

Tutto si gioca in un confronto serrato fra le colombe, con una visione più morbida di abbondando degli acquisti di stato da parte della Bce, e i falchi, capeggiati dalla Bundesbank, che da tempo pressano affinché si tolga il cuscino tenuto in piedi dal l’ex governatore di Bankitalia.  A dare man forte a chi parteggia per una dismissione rapida del Qe è arrivato puntuale ieri da Clemens Fuest, presidente dell’Ifo, l’istituto di ricerca economica con sede a Monaco di Baviera: “Se la ripresa nell’eurozona diventerà salda, la Bce potrebbe ridurre i suoi acquisti a zero entro marzo”.

La decisione per Mario Draghi appare quindi delicata soprattutto perché legata agli aspetti politici tumultuosi che stanno imperversando nel continente: dall’esito del voto tedesco ai problemi legati al decorrere della Brexit, dalla spinosa questione della Catalogna in Spagna fino ai problemi interni al parlamento dei Paesi Bassi. Senza poi dimenticarci delle prossime elezione che andranno in scena nel 2018 in Italia, dove la maggior parte delle previsione fotografa una situazione di ingovernabilità, tutta a discapito dello spauracchio “spread” che senza il la protezione di Mario Draghi potrebbe ritornare a gravare sul nostro Paese.

Check Also

pnrr

Pnrr, ok dalla Commissione Ue all’ottava rata da 12,8 miliardi

La Commissione europea ha comunicato la valutazione positiva per il pagamento dell’ottava rata del Pnrr …