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Appalti, le date per la digitalizzazione obbligatoria

DigitalizzazioneL’obbligo all’utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture nelle stazioni appaltanti decorre dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere di importo inferiore a un milione di euro, per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025. Lo prevede il decreto, attuativo del Codice appalti, firmato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Ne dà notizia l’agenzia Public Policy.

Nello specifico, in base alla bozza presa in visione da Public Policy, i tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture  sarebbe cadenzata: per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019; per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di a decorrere dal 10 gennaio 2020; per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2021.

E ancora: per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia comunitaria a decorrere dal 1° gennaio 2022; per le opere di importo a base di gara pari o superiore a un milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2023; per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a un milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2025.

(Gi.Ca.)

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