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L’Abbate, tavolo di confronto sulle misure a sostegno della filiera brassicola

Tavolo di confronto per il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate con l’obiettivo di definire una strategia di rilancio della filiera brassicola, uno dei settori maggiormente colpiti dalle chiusure imposte per fronteggiare la pandemia.

Durante la videoconferenza dell’8 febbraio, si sono confrontati i diversi protagonisti dell’industria della birra sui possibili utilizzi di parte dei fondi messi a disposizione dall’ultima legge di Bilancio, pari a 10 milioni di euro.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad innumerevoli iniziative che hanno portato alla nascita di centinaia di microbirrifici artigianali – ha spiegato il sottosegretario L’Abbate. Questo deve essere il volano per la creazione di una vera e propria filiera brassicola italiana, che possa contare su produzioni agricole di luppolo e malto nazionali.  Sarà determinante, dunque, saper ben indirizzare questi fondi a disposizione per pianificare gli sviluppi futuri. Al di là del delicato momento politico, è importante avviare il confronto con la filiera per comprendere come meglio destinare le risorse al fine di garantire crescita e aumento del valore aggiunto nel prossimo futuro – ha proseguito – concentrandosi su interventi complementari a quelli già previsti dai Piani di Sviluppo Rurale, dove alcune misure già possono finanziare le esigenze indicate dal tavolo”.

Tra le proposte emerse quella, innanzitutto, del sostegno alla produzione di orzo e luppolo, anche tramite contratti di filiera agganciati alla valorizzazione della trasformazione e della promozione del prodotto. “Questo in modo tale che la filiera si strutturi e abbia poi la forza di crescere in autonomia – ha dichiarato il L’Abbate. Il ministero ha già chiesto i dati aggiornati ad Agea, così da poter valutare gli ettari interessati da tali produzioni”.

A ciò si aggiunge la richiesta di finanziare la ricerca in diverse direzioni: per l’individuazione di prodotti fitosanitari efficaci ed a basso impatto sull’ambiente, di varietà vegetali più performanti e di soluzioni migliorative della meccanizzazione del processo produttivo. Dunque, promozione, assistenza tecnica e formazione, sia per gli agricoltori che per i tecnici i quali, a loro volta, supporteranno i produttori, dando concreta attuazione nelle imprese dei risultati della ricerca scientifica.

Si attende a breve, infine, la prima bozza con cui l’osservatorio economico-statistico, costituitosi in seno al tavolo di filiera, fotografa lo scenario italiano sul luppolo.

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