Ue, price cap: arriva l’intesa

Alla fine l’accordo politico sul price cap è arrivato. E se la Germania ha “ceduto”, l’Ungheria è rimasta contraria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti. Dopo mesi di tira e molla, Bruxelles ha trovato un punto di intesa.

Il tetto sul prezzo del gas naturale scatterà a partire dal 15 febbraio 2023 al superamento dei 180 euro a megawattora (più basso dei 275 euro proposti a novembre dalla Commissione europea) per tre giorni.  

Soddisfatto il governo italiano. “”Il Consiglio Energia ha approvato il tetto al prezzo del gas. È la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. È la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo”. Così il ministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Pichetto Fratin a seguito dell’intesa politica raggiunta al Consiglio Affari Energia di Bruxelles.

E il premier Giorgia Meloni in visita al Museo ebraico di Roma per la cerimonia di Hanukkah, ha dichiarato: “Vengo qui con una piccola grande vittoria, più grande che piccola: siamo riusciti a spuntarla in Europa sul prezzo del gas, battaglia che molti davano per spacciata, e che abbiamo portato a casa”.

Che sia stato in accordo non facile da raggiungere lo si capisce anche dalle parole del presidente Ue Jozef Sikela, ministro dell’Industria della Repubblica Ceca. “È stato l’accordo più difficile da trovare – ha detto in conferenza stampa. “Una volta ancora abbiamo dimostrato che l’Ue è capace di arrivare ad un’intesa. Il negoziato non è stato facile, ma credo che siamo arrivati ad un compromesso equilibrato”.

Irritata Mosca. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa russe, l’accordo risulta “inaccettabile”. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito l’intesa una “distorsione del mercato”, promettendo “una reazione” da parte russa, come per la decisione assunta sul petrolio.