I servizi antitrust della Commissione europea hanno avviato un’indagine su Microsoft per abuso di posizione dominante con Teams, il suo servizio di teleconferenza.
Nella nota che hanno rilasciato, riportata dall’Ansa, si legge infatti che “la Commissione è preoccupata dal vantaggio competitivo che Microsoft potrebbe dare a Teams” negando di fatto ai suoi clienti un’adeguata possibilità di scelta sul servizio di cui usufruire.
Con lo scoppio della pandemia e la repentina diffusione dello smart working, i sistemi cloud e i software di comunicazione online per chiamare, messaggiare, realizzare videoconferenze e condividere file, sono diventati di fondamentale importanza e Microsoft ha subito abbinato la propria piattaforma ai pacchetti Office 365 e Microsoft 365.
Nel luglio del 2020 Slack, tra i principali concorrenti di Team, aveva presentato un reclamo a Bruxelles perché, includendo il servizio nei suoi pacchetti, il colosso di Bill Gates stava di fatto violando la normativa europea in materia di concorrenza.
Per molti anni l’azienda statunitense ha lottato contro le autorità antitrust di Usa e Ue perché accusata di vincolare i prodotti e di bloccare l’accesso dei rivali al software desktop Windows. Nel 2009 , infatti, la Commissione europea l’aveva accusata per aver legato Internet Explorer al suo sistema operativo Windows. Nel 2013, poi, era stata multata per non aver offerto la possibilità di scegliere un altro browser come era stato stabilito. Da quel momento, però, non ha subito altre inchieste.
Ora a tre anni dal reclamo di Slack, la Commissione ha aperto un’indagine formale. Da parte sua la Microsoft sembra disposta a collaborare. “Rispettiamo il lavoro della Commissione europea su questo caso e prendiamo molto sul serio le nostre responsabilità – ha dichiarato un portavoce. –“Continueremo a collaborare con la Commissione e a impegnarci per trovare soluzioni che rispondano alle sue preoccupazioni”, riporta il Sole 24 Ore.