mercoledì , Agosto 14 2024
Home / Comunicazione / Agricoltura, Pesca & Ambiente / Rinnovabili, dal Cdm ok alla semplificazione delle procedure

Rinnovabili, dal Cdm ok alla semplificazione delle procedure

Via libera al testo unico per semplificare le procedure amministrative per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, che nei giorni scorsi è stato approvato in via preliminare in Cdm, è frutto del lavoro di tre ministeri: il ministero per la Pubblica amministrazione, quello per le Riforme istituzionali e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

La misura individua i regimi amministrativi per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dei sistemi di accumulo, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla realizzazione degli impianti stessi.

Elaborato per rispondere agli obiettivi di semplificazione individuati dal Pnrr, che per quest’anno ha un target di 200 procedure semplificate, lo schema permette di raccogliere, unificare e consolidare le norme che disciplinano la realizzazione degli impianti Fer (Fonti energetiche rinnovabili). In base alla tipologia, alla dimensione e alla localizzazione degli impianti, infatti, delinea tre possibili modalità di realizzazione: l’attività libera, la procedura abilitativa semplificata o l’Autorizzazione unica.

L’attività libera non richiede atti di assenso o dichiarazioni, tranne in caso di vincoli paesaggistici, nel quale l’autorità dovrà esprimersi entro trenta giorni (oggi il termine è di almeno 45 giorni).

La procedura abilitativa semplificata (Pas), invece, riguarda progetti che non richiedono procedimento di “permitting” e non sono assoggettati a valutazioni ambientali: a seconda delle casistiche, con l’eventuale coinvolgimento di più amministrazioni, si va da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 75 per terminare la procedura. Oggi quest’ultimo termine può essere sospeso senza fissare alcun limite massimo per tale sospensione potendo, dunque, la procedura, durare anche due anni.

Infine, l’istanza di Autorizzazione Unica va presentata alla Regione per impianti sotto i 300 megawatt e, oltre quella soglia, al Mase: rientrano in quest’ultima casistica gli impianti off-shore. Il procedimento, a seconda della complessità può durare 175 giorni, nel caso di progetti non sottoposti a valutazioni ambientali, fino a 420 giorni, nella più complessa delle ipotesi, dovendo prevedere in quest’ultima anche la Verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione d’impatto ambientale. Finora la legge ha previsto un termine di 60 o 90 giorni per la durata del procedimento di autorizzazione, senza, tuttavia, chiarire il tempo occorrente per la verifica di completezza della documentazione e comunque al netto dei tempi per le valutazioni ambientali.

“Una cornice unitaria, armonica e strategica in un settore come quello delle rinnovabili, decisivo per il futuro del Paese. Oggi poniamo le basi per una riforma di sistema, orientata agli obiettivi del Pniec con pragmatismo e senza far venire meno le tutele ambientali”, ha commentato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “Questo provvedimento chiarisce il quadro generale, lo semplifica ove possibile, stimolando rispetto al passato l’iniziativa privata nel modo migliore: con regole certe e trasparenza nei tempi”.

“Si tratta di un primo significativo passo, a cui dovranno seguirne altri, per ridurre il peso burocratico nei confronti delle imprese che operano nel settore delle energie rinnovabili, semplificando e standardizzando le procedure, con un risparmio di tempo e di costi anche per le amministrazioni coinvolte”, ha sottolineato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

“Oggi abbiamo compiuto un passo importante verso la sostenibilità dell’economia italiana e a supporto delle imprese che vogliono investire in rinnovabili ed energie pulite – ha aggiunto Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le Riforme istituzionali. – “L’Italia si è dotata di un nuovo sistema di incentivi per le realtà produttive, un traguardo perfettamente in linea con la grande operazione di pulizia normativa, semplificazione delle procedure e sburocratizzazione che questo governo ha avviato per rendere la vita più facile a imprese e cittadini. L’economia verde non deve essere un peso ma un’opportunità per le aziende. È questa la strada per essere protagonisti della grande rivoluzione che tutela la nostra salute e l’ambiente”.

Check Also

granchio blu

Granchio blu: nominato un commissario straordinario per l’emergenza

Un commissario straordinario nazionale per affrontare l’emergenza “Granchio blu”. È il nuovo incarico di Enrico …

 

Si avvisa che gli uffici Unsic della sede nazionale rimarranno chiusi per la pausa estiva dal 12 agosto al 30 agosto 2024.

 

Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 2 settembre 2024.