Con 143 sì, 84 no e 13 astenuti la Camera dei deputati ha approvato la conversione in legge del Decreto Energia.
“L’approvazione della Camera al Dl Energia è un’autorevole affermazione che la direzione presa dal governo verso il raggiungimento degli obiettivi climatici sia quella giusta”, ha dichiarato soddisfatto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Si tratta di un provvedimento molto ricco, a partire dalle disposizioni per il passaggio graduale al mercato libero di nove milioni di utenti domestici che ancora usufruiscono del mercato tutelato dell’energia. Con le nuove misure circa 4,5 milioni di famiglie “vulnerabili” potranno continuare a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati, mentre al resto delle famiglie saranno fornite tutte le informazioni necessarie al passaggio.
“Sul percorso di fine tutela del mercato dell’energia elettrica abbiamo delineato una strada solida e pragmatica, che passa dalla corretta informazione dei cittadini e interviene anche sulla salvaguardia di alcuni livelli occupazionali nei contact center”, ha commentato il ministro.
“Attraverso questo provvedimento il governo ha scelto di sostenere con decisione le imprese impegnate nella transizione e lo sviluppo delle rinnovabili, aprendo un ventaglio di opportunità su diversi fronti energetici: penso alla geotermia, ai bioliquidi sostenibili, all’eolico off-shore”.
Tra le misure più innovative del provvedimento, infatti, vi è la possibilità di produrre energia elettrica in aree termali grazie all’utilizzo delle risorse geotermiche, stando attenti a garantire il mantenimento delle caratteristiche delle acque.
Inoltre è prevista l’accelerazione degli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile nei settori a forte consumo di energia, il rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas, incentivi alle regioni che ospitano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e la semplificazione dei procedimenti di impatto ambientale.
“Altrettanto importante – come affermato dal ministro Pichetto – è l’impegno che questo decreto pone sulle questioni ambientali con il rifinanziamento del Fondo Clima, le misure per una più efficace gestione dei rifiuti, i maggiori poteri al Commissario per la Depurazione, senza dimenticare che questo testo interviene con efficaci misure per la ricostruzione dei territori colpiti dalle più recenti alluvioni”.
Il decreto, infatti, sancisce la nomina di Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, a Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti dell’isola, con investimenti pari a 800 milioni di euro. Inoltre, prevede interventi per il decommissioning e la gestione dei rifiuti radioattivi, nonché indennizzi al settore agricolo e alle imprese della Toscana colpiti dalle alluvioni di ottobre e novembre 2023.
Infine, per quanto concerne il nucleare, gli enti locali non presenti nella Cnai (Carta nazionale delle aree idonee) e il Ministero della Difesa avranno più tempo per presentare l’autocandidatura a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e chiedere al ministero dell’Ambiente e a Sogin di riconsiderare l’area per verificarne l’idoneità.
Queste sono solo alcune delle misure più rilevanti, “necessarie al nostro presente e al futuro”, introdotte dal decreto, che ora passerà al vaglio del Senato per il via libero definitivo.