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Dall’Ue lo stop all’import di alimenti con residui di pesticidi dannosi per le api

L’Ue dice no all’importazione di alimenti con residui di pesticidi nocivi per le api. Per la prima volta l’Unione europea, e nello specifico del Wto – World Trade Organization – (Organizzazione mondiale del commercio), interviene limitando l’import di alimenti facendone una questione di salvaguardia dell’ambiente e non soltanto di tutela della salute dei consumatori.

A giugno sono state presentate nuove regole per ridurre l’uso e il rischio dei pesticidi. Da allora ad oggi, sono state molte reazioni e prese di posizioni in merito.

“La devastante siccità di quest’estate in Europa ha mostrato la necessità di un cambiamento per spostarci verso un’agricoltura più sostenibile – ha dichiarato la commissaria Stella Kyriakides durante il discorso al Consiglio Agricoltura e pesca illustrando le Proposte per un nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi. “Avere un sistema alimentare più resiliente, che non solo contribuisca positivamente alla lotta al cambiamento climatico, ma che non dipenda eccessivamente da input specifici. Molti di voi hanno concordato quando abbiamo parlato dell’importanza di questa proposta. Allo stesso tempo, molti altri hanno espresso notevoli preoccupazioni per l’impatto della terribile guerra in Ucraina sulla sicurezza alimentare. Tuttavia, l’insicurezza alimentare è molto più dell’invasione russa dell’Ucraina o dell’uso di pesticidi. Anche il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e un minor numero di impollinatori minacciano la nostra sicurezza alimentare. Queste sono le minacce a medio termine che dobbiamo affrontare insieme. Perché sono ugualmente urgenti”.

Secondo il regolamento proposto dalla Commissione europea e approvato il 26 settembre dagli Stati membri, per queste sostanze si applicheranno limiti massimi di residui al livello più basso misurabile, non solo sui prodotti alimentari made in Ue ma anche su quelli importati.

La Commissione aveva notificato la misura al Wto nei mesi scorsi e dieci grandi partner commerciali, dal Giappone agli Usa, dal Brasile al Sudafrica, hanno pubblicamente bocciato l’iniziativa.

Continua il suo discorso la commissaria Stella Kyriakides sulla nuova proposta mettendo in campo i fondi della Pac: “La nostra valutazione d’impatto che accompagna la proposta sull’uso sostenibile, individua la biodiversità come cruciale per salvaguardare la sicurezza alimentare dell’Ue e mondiale e una migliore produttività agricola. E siamo consapevoli che cambiare il nostro modello agricolo avrà dei costi. Per quanto riguarda i pesticidi, sono costi che abbiamo proposto di sovvenzionare attraverso la Pac. Abbiamo proposto che una serie di azioni, come i collegamenti diretti con i finanziamenti della Pac e le misure per introdurre sul mercato alternative ai prodotti chimici, sostengano la nostra transizione”.

Il regolamento sarà sottoposto al Consiglio e al Parlamento, che hanno due mesi di tempo per reagire. Se le due istituzioni non si opporranno, sarà adottato all’inizio del 2023.

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