“Il via libera al dl Asset conferma come le attività rurali e della pesca siano considerate dal nostro governo un asset primario. Diamo risposte concrete e rafforziamo le filiere italiane, mettendo nuove risorse per sostenere i nostri agricoltori e i nostri pescatori. Abbiamo anche in questa occasione previsto interventi mirati. Viene istituito un apposito fondo da 500 mila euro a sostegno dei consorzi e delle imprese del comparto acquacoltura per contrastare la diffusione del granchio blu, che vanno a sommarsi ai 2,9 milioni di euro stanziati ad inizio agosto. Queste cifre si aggiungeranno ai 10 milioni di euro che arriveranno con un apposito decreto del Masaf. In totale oltre 13 milioni di euro per fronteggiare questo fenomeno. Inoltre, le risorse per le imprese vitivinicole colpite dalla peronospora passano da 1 a 7 milioni di euro”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Tra le misure previste dal dl Asset per il settore vitivinicolo, c’è l’introduzione di un incentivo per le aziende agricole che adottano buone pratiche di prevenzione della peronospora, una malattia fungina che colpisce le viti. L’incentivo consiste nel riconoscimento di una quota parte dei costi sostenuti per i trattamenti antiperonosporici, a condizione che le aziende siano in regola con le norme della Pac e che operino in determinate tipologie di coltivazione. Inoltre, per favorire lo smaltimento delle scorte di vino accumulate a causa della pandemia, il decreto consente di utilizzare il vino prodotto nell’anno precedente per la produzione di vino dell’annata 2023, purché almeno il 70 per cento delle uve impiegate provengano dalla vendemmia 2023. Questa misura ha lo scopo di sostenere i produttori che si trovano in difficoltà a causa del calo dei consumi.
Il decreto interviene anche sui calendari venatori, dando alle Regioni la facoltà di modificare le modalità e i periodi di caccia per alcune specie selvatiche, previa consultazione del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale e dell’Ispra, che dovrà esprimere il proprio parere entro un termine stabilito. Questa disposizione mira a garantire una gestione più flessibile e adeguata della fauna selvatica, nel rispetto delle esigenze di conservazione e tutela delle specie.
“Approvate anche delle modifiche alle sanzioni relative alla normativa sull’utilizzo delle munizioni contenenti piombo nelle zone umide, in particolare nella fase di spostamento da un’area all’altra – ha aggiunto il ministro. “Il calendario venatorio deve essere pubblicato dalle Regioni entro il 15 giugno di ogni anno e deve indicare, per ciascuna specie di fauna selvatica cacciabile, il numero massimo giornaliero di capi, di cui è consentito il prelievo”.
“L’attività venatoria è legittima e regolata da leggi dello Stato. Cittadini che contribuiscono economicamente alle attività di ripopolamento e volontariamente a quelle di bio-regolamentazione. Dopo nove anni ho ricostituito il Comitato faunistico venatorio, che ho già convocato nel mese di settembre, come luogo naturale di confronto tra i soggetti interessati per elaborare proposte utili a regolare questa attività e il suo svolgimento. Con le modifiche al settore previste dal dl Asset garantiamo il rispetto dell’ambiente e delle diverse attività che vi si possono svolgere”, ha concluso il ministro Lollobrigida.