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Mipaaf: la Provola dei Nebrodi conquista il marchio Dop

La Provola dei Nebrodi diventa Dop. La ministra Teresa Bellanova si ritiene soddisfatta per l’iscrizione del formaggio tipico siciliano nei prodotti a Denominazione di origine protetta: “Ancora una volta premiata l’altissima qualità del made in Italy e delle nostre tradizioni alimentari”. Ha commentato la ministra. “Un’altra eccellenza agroalimentare italiana entra a far parte del registro IG Food dell’Unione Europea: è la Provola dei Nebrodi Dop, prodotta in alcuni comuni della provincia di Catania, Enna e Messina, in Sicilia”. Il marchio Dop, registrato presso la Comunità Europea, indica un prodotto tipico italiano di alta qualità, la cui zona di origine e le tradizioni utilizzate tutt’ora per crearlo lo rendono così peculiare da doverlo salvaguardare da contraffazioni e, a differenza dei prodotti non certificati, quelli a marchio Dop possono essere tracciati fino all’origine, garantendo serietà al consumatore che vuole conoscere l’intera storia del prodotto. Si tratta di prodotti legati fortemente al territorio, che non potrebbero essere creati in altro luogo se non quello indicato nel disciplinare, per via di una serie di fattori tra cui il clima, l’ambiente circostante e il fattore umano, che combinati insieme rendono la tipicità del formaggio unica e inimitabile altrove. La Provola dei Nebrodi, prodotta esclusivamente con latte vaccino intero, si presenta nei tipi: fresca, semi-stagionata, stagionata, sfoglia, al limone verde. La sua produzione avviene una volta al giorno seguendo un procedimento molto elaborato e faticoso che permette a questo tipico prodotto siciliano di ottenere la sua forma caratteristica, oltre all’inimitabile gusto. 

“È il prodotto numero 306 che ottiene questo importante riconoscimento – ha sottolineato Bellanova – non solo dell’altissima qualità del nostro made in Italy ma anche del valore fondamentale delle nostre tradizioni agroalimentari. Ancor di più in un territorio che per troppo tempo è stato soggetto alle speculazioni di mafia e criminalità organizzata e che oggi può guardare avanti, puntando sulle sue eccellenze per assicurare a lavoratori e imprese un’importante leva di sviluppo per il futuro. Complimenti a chi ci ha creduto e oggi vede riconosciuto l’impegno e il lavoro”, ha infine concluso la Ministra.

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