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Ue, approvato in Parlamento il regolamento sugli imballaggi

verdura imballata

Con 426 voti a favore, 125 contrari e 74 astenuti, il Parlamento europeo ha dato il primo via libero al nuovo regolamento sugli imballaggi (Ppwr) contente le norme in tema di etichette e packaging. Il testo approvato, però, presenta delle novità rispetto a quello del 30 novembre 2022, che ha fatto tanto discutere in Italia.

Scopo del regolamento è la riduzione degli imballaggi, con target fissato al 5 per cento entro il 2030, al 10 per cento per il 2035 e al 15 per cento entro il 2040. Per raggiungere tale obiettivo il testo iniziale imponeva delle rigorose norme sul riutilizzo dei packaging a discapito del riciclo.

In Italia la questione è particolarmente sentita in quanto il nostro Paese è leader nell’economia circolare. Con un tasso di riciclo degli imballaggi pari al 72,8 per cento, ben oltre il target europeo del 65 per cento al 2025, rappresenta un’eccellenza nel settore. Per il vetro, poi, la percentuale raggiunge addirittura l’80,8 per cento.

Allo stesso tempo, però, è più indietro sulle tecniche di riuso che, oltretutto, sono più complesse da utilizzare per quei paesi, come l’Italia, che hanno grandi volumi di esportazione, motivo per cui il regolamento nella sua forma iniziale avrebbe comportando serie difficoltà per numerose industrie italiane.

Un emendamento passato nella plenaria del Parlamento europeo ha invece stabilito un’esenzione alle regole sul riuso per i settori che arrivano almeno all’85 per cento di riciclo. Se la modifica al testo dovesse essere confermata, il nostro Paese sarebbe molto vicino all’obiettivo e non dovrebbe stravolgere le filiere per consentire il riuso degli imballaggi.

Adesso toccherà aspettare l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Ue, prevista per il 18 dicembre, per capire quali saranno le decisioni finali, ma intanto quello passato all’Europarlamento potrebbe essere un buon compromesso.

Oltre alla nuova regola sul riciclo, l’Europarlamento ha rivisto anche l’elenco degli imballaggi da vietare perché non necessari. Ha confermato il divieto per la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), se non per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, nonché le limitazioni all’utilizzo di imballaggi monouso, come i travel kit forniti dagli hotel e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti. Tuttavia, dall’elenco è stato eliminato il divieto per piatti e tazze usa e getta dei ristoranti, imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, salse e bustine monouso.

Dunque, in generale il Parlamento è stato meno intransigente sulle nuove norme, ma la parola finale spetta al Consiglio.

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