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Puglia: fondi per investire nel settore vitivinicolo

Mancano pochi giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di aiuto alle imprese “OCM Vino – Misura Investimenti”, nell’ambito della campagna 2022-2023 del Piano nazionale di sostegno vitivinicolo.

La Regione Puglia ha fissato al 30 settembre lo stop delle domande per l’inserimento nel SIAN da parte dei richiedenti.

L’entità complessiva del finanziamento è pari a 5.228.144,31 euro e si pone l’obiettivo di incrementare la competitività delle filiere agroalimentari pugliesi attraverso investimenti settoriali.

Obiettivi – Scopo della misura è di:

  • realizzare punti vendita e sale degustazione extra aziendali dei vini regionali sul territorio regionale e nazionale con ristrutturazione ed ammodernamento dell’immobile; con arredi e materiali informatici;
  • creare attività di e-commerce – “Cantina virtuale”: con piattaforme web finalizzate al commercio elettronico:
  • sviluppare una logistica a sostegno della filiera vitivinicola: show-room (locale aziendale destinato all’esposizione del vino); realizzazione/adeguamento di piattaforme logistiche (per razionalizzare e meglio organizzare la catena trasporto – stoccaggio del prodotto imbottigliato e/o confezionato – distribuzione in modo strategico, garantendo una penetrazione efficace delle merci sui mercati nazionali ed internazionali).

Beneficiari – I soggetti individuate a ricevere il sostegno sono:

  • microimprese, piccole e medie imprese. Il contributo erogabile è disposto nel massimo del 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 50 per cento della spesa effettivamente sostenuta;
  • imprese qualificabili come intermedie, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di Euro. Il contributo erogabile è ridotto al 20 per cento della spesa effettivamente sostenuta. Nelle Regioni in cui si applica l’obiettivo convergenza, il contributo erogabile può essere disposto nel massimo del 25 per cento della spesa effettivamente sostenuta;
  • imprese classificabili come grande impresa (ovvero che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di Euro. Per tali imprese il contributo massimo erogabile è pari al 19 per cento della spesa sostenuta.

Beneficiano dell’aiuto anche le organizzazioni interprofessionali.

Le precitate imprese devono svolgere almeno una delle seguenti attività:

1) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse

ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

2) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

3) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato

anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano

la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;

4) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori

qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una

infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.

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