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Sicurezza sul lavoro, 14 milioni di risorse dall’Inail per formazione e prevenzione

prevenzione lavoro

Parola d’ordine: potenziare gli strumenti da mettere a disposizione di aziende e lavoratori. È l’obiettivo congiunto che si sono posti il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’Inail, con un raddoppiamento delle risorse impiegate in materia di prevenzione a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.

L’Inail ha pubblicato un nuovo avviso pubblico formazione e informazione 2024, con cui mette a disposizione 14 milioni di euro per il finanziamento di progetti integrati di formazione e informazione finalizzati alla prevenzione di infortuni e malattie professionali, con particolare riguardo alle azioni di sensibilizzazione rispetto ai rischi nuovi ed emergenti.

L’avviso è stato presentato nei giorni scorsi a Roma in una conferenza stampa ospitata presso il Parlamentino dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di via Quattro Novembre, alla presenza del presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati, Walter Rizzetto, e del sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon.

“È proprio per la volontà di utilizzare tutti gli strumenti disponibili per ridurre gli infortuni – ha affermato in precedenza il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone – che già nel bilancio di previsione 2024 dell’Inail abbiamo raddoppiato, rispetto al 2023, le risorse impiegate in materia di prevenzione per un totale di 1,55 miliardi di euro”.

L’entità delle risorse complessive, pari a euro 14 milioni euro, è suddivisa in misura paritaria per ognuno dei quattro ambiti tematici per un importo di 3.500.000 euro. Gli ambiti sono:

  • prevenzione dei rischi psicosociali: attuali e future prospettive di valutazione e azione;
  • il ruolo delle figure coinvolte nella prevenzione e tutela nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO);
  • cambiamenti climatici – sostenibilità ambientale/sostenibilità sociale;
  • personale viaggiante nella logistica (rischi della nuova mobilità, spostamenti in itinere, trasporti, logistica).

I destinatari dei progetti di formazione e informazione sono:

  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS),
  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale e di sito produttivo (RLST/RLSSP),
  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ambientale (RLSA o RLSSA)
  • responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP, ASPP),
  • lavoratori,
  • datori di lavoro,
  • docenti tutor interni e tutor formativi esterni coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).

“È la strada corretta per incidere davvero su infortuni e malattie professionali – ha sottolineato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo. “Questa iniziativa testimonia il grande impegno del nostro Istituto sul fronte della prevenzione e siamo convinti che sia la strada corretta da percorrere per incidere davvero sul fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. Da parte nostra ribadiamo la massima disponibilità a metterci in gioco e a investire quanto possibile per contribuire alla diffusione sempre più capillare della cultura della sicurezza sul lavoro”.

Illustrando i contenuti dell’avviso pubblico, il direttore centrale Prevenzione dell’Istituto, Ester Rotoli, ha precisato che “i finanziamenti sono destinati agli organismi paritetici e alle organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori, che possono partecipare anche in forma aggregata e attraverso strutture formative o società di servizi”, per confermare le azioni dell’Inail finalizzate al sostegno di una rete qualificata di soggetti attuatori per lo sviluppo del capitale sociale delle imprese e dei lavoratori. L’importo finanziabile per ciascun progetto, che deve essere realizzato in almeno sei regioni o province autonome rispettando i criteri specificati nel bando, “è compreso tra 200mila e 800mila euro, che possono salire fino a 1.750.000 euro per quelli presentati in forma aggregata”. A beneficiare delle iniziative formative e informative saranno i datori di lavoro, i lavoratori e i loro rappresentanti per la sicurezza a livello aziendale (Rls), territoriale (Rlst), di sito produttivo (Rlssp) o ambientale (Rlsa o Rlssa), i responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione (Rspp e Aspp) e i docenti tutor interni e tutor formativi esterni coinvolti nei Pcto.

“L’Italia non è del tutto esente da un utilizzo non sempre efficace dei fondi per la formazione – ha spiegato il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori. “Abbiamo quindi l’obbligo rafforzato di garantire che su un tema come quello della salute e sicurezza sul lavoro ci sia un’attenzione particolare. In questo bando abbiamo inserito alcuni criteri che mirano ad assicurare un’offerta formativa strutturata e non improvvisata”. Dopo aver ricordato che “rispetto al 2022 abbiamo aumentato di oltre il 50% le risorse per la prevenzione messe a disposizione delle aziende con il bando Isi”, che nell’ultima edizione hanno superato per la prima volta il mezzo miliardo di euro, Fiori ha sottolineato che “l’obiettivo è anche affermare un concetto fondamentale: i costi della prevenzione non devono essere costi di esercizio, ma devono essere considerati un investimento”. Per il direttore generale, inoltre, dopo anni di blocco del turn over il potenziamento dell’organico dell’Istituto rappresenta un altro tassello centrale della strategia di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali. Di qui la scelta di indire nuovi concorsi che entro la fine dell’anno porteranno a circa mille nuove assunzioni.

Per il sottosegretario Claudio Durigon, che ha tirato le conclusioni della conferenza stampa, “come prevede il decreto legislativo 81/2008 tutti si devono sentire partecipi del sistema di tutela dei lavoratori. Il nuovo avviso pubblico dell’Istituto, valorizzando il contributo degli organismi intermedi, va nella direzione giusta per dare risposte all’emergenza infortuni”. Quello italiano, ha aggiunto, “è un sistema industriale particolare, composto per il 95% da piccole e medie imprese alle quali è più difficile arrivare, per questo l’Inail deve essere, e lo dico con un termine forse inadeguato, il ‘braccio armato’ nella guerra per raggiungere l’obiettivo delle zero morti sul lavoro”.

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