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Camerino (Macerata), uno splendore da riportare alla “normalità”

Camerino… la si vede quasi con meraviglia, uscendo dai monti, sul cucuzzolo di un colle, eminente, isolato. Un forestiere che salisse tra la nebbia se la troverebbe davanti come un’apparizione… Il suo profilo lontano esprime un destino di signoria (Ugo Betti).

Antichissimo insediamento degli Umbri Camerti, la città di Camerino (da Kamars: roccia, rocca), affonda le radici della sua storia oltre il neolitico, diventando successivamente roccaforte umbra.

Nell’età romana ebbe un ruolo rilevante, come testimonia il trattato di alleanza con eguali condizioni (foedus aequum) stipulato con l’Urbe nel 309 a.C.

Lo stesso privilegio della cittadinanza romana, confermata da Mario nel 101 a.C. e da Settimio Severo nel 210 d.C., garantisce ancora la grande importanza della città nel III secolo, al quale appartengono varie lapidi e mosaici.

Sede vescovile già nel 465, ebbe una giurisdizione ecclesiastica vastissima per oltre un millennio.

In seguito alla conquista longobarda, fu sede di marchesato e a volte di ducato incorporato a quello di Spoleto (VI – VIII secc.).

Eretta da Carlo Magno a capoluogo della omonima Marca, che si estendeva dall’Appennino all’Adriatico, entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa, riuscendo comunque a crearsi e a gestire un notevole spazio di autonomia, soprattutto nell’età comunale.

Comune ghibellino prima, in seguito divenne roccaforte guelfa e sede della legislazione pontificia della Marca (1240) per cui nel 1259 subì la distruzione da parte delle truppe di Man­fredi, condotte da Percivalle Doria.

Rifiorì specialmente su iniziativa di Gentile da Varano che, fin dalla seconda metà del XIII secolo, vi stabilì le basi per la signoria della sua famiglia.

Sotto la stessa Signoria Da Varano, che si prolunga fino alla metà del ’500, Camerino conosce il periodo di più intensa vitalità politica e culturale, interrotta solo dallo spodestamento di Giulio Cesare Da Varano da parte del Valentino (1502) che però non impedì al figlio Giovanni Maria di recuperare lo stato nel 1503 e di acquisire il titolo di Duca.

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Tempio ducale dell’Annunziata

Dal 1545 la città ritorna sotto il dominio diretto della Santa Sede con la funzione di capoluogo di Delegazione Apostolica.

Nel 1809, in età napoleonica, la città fu inglobata con le altre Marche di Fermo e di Ancona, divenendo capoluogo di distretto.

Nel 1860 fu annessa per plebiscito al Regno d’Italia, restando sede di sottoprefettura fino al 1927. La Città di Camerino è insignita di Medaglia d’Argento al valor militare per l’alto contributo offerto alla causa della Liberazione.

Dal 2004 il comune di Camerino è certificato UNI EN ISO 14001 e dal 2009 detiene il marchio Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

COME SI RAGGIUNGE CAMERINO:

In automobile:

Da Roma, Firenze, Napoli >> A1 fino ad Orte, si prosegue per Terni, Spoleto, Foligno quindi si prende la SS77 in direzione Macerata. Dopo l’abitato di Bavareto di Serravalle di Chienti girare a sinistra e proseguire per 10 Km fino alla frazione Morro e poi Camerino.

Da Bari, Bologna >> A14 fino a Civitanova. Superstrada 77 fino a Sfercia. Proseguire per 9 Km fino a Camerino.

In treno:

– Linea Roma-Ancona coincidenza a Fabriano per Castelraimondo;

– Linea Lecce-Milano coincidenza a Civitanova Marche per Castelraimondo;

– Linea Firenze-Foligno coincidenza a Foligno per Fabriano (linea Roma-Ancona) e successivamente per Castelraimondo. Dalla stazione di Castelraimondo, coincidenza pullman per Camerino (parcheggio meccanizzato collegato a piazza Cavour)

In aereo:

aeroporto “Raffaello Sanzio” – Falconara (Ancona)

In autobus:

Autolinea Contram S.p.A.: da Roma (autostazione Tiburtina stallo 17) giorni feriali partenza ore 11,40 – da Perugia (piazza Partigiani) giorni feriali ore 14,15 – da Terni (stazione FS) giorni feriali ore 18,40.

 

PERCHÉ VISITARE CAMERINO:

·        Patrimonio architettonico e culturale

citta_darte_camerino3Al centro della zona montana della provincia di Macerata, nel cuore delle Marche, la città di Camerino, domina dalla sommità del colle la grande conca “camertina” delimitata a sud-est dal massiccio dei Sibillini. Le bellezze naturali, i monumenti artistici, le tradizioni culturali – la città ha dato vita alla più significativa scuola pittorica delle Marche ed è sede dal Medioevo di una delle più prestigiose Università italiane – e le prelibatezze gastronomiche fanno di Camerino una meta di singolare attrattiva.

Camerino si trova a 670 metri di altitudine, a cavallo tra le valli del Potenza e del Chienti e a poca distanza dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

La posizione di dominio ha permesso alla città di mantenere per lungo tempo una notevole autonomia da tutti i centri di potere del territorio circostante, fin dai tempi dell’assoggettamento al dominio romano.

Per molti anni Camerino ha svolto un ruolo importante nella storia politica e culturale dell’Italia centrale, specie nei secoli in cui la signoria dei Da Varano governò la città, improntando l’attuale aspetto urbanistico e favorendo lo sviluppo dell’università che è ancora oggi uno dei fiori all’occhiello della città.

Camerino piantaLa conformazione urbana della città medievale è visibile anche ai giorni nostri, dato che il cuore delle attività politiche e commerciali era rappresentato dall’odierna Piazza Cavour, sulla quale si affacciavano il Palazzo del Comune, quello del Podestà e la Cattedrale, e dalla grande Piazza Garibaldi, unite dall’asse viario un tempo denominato Arengo.

Di epoca medievale è anche la grande opera difensiva dell’Intagliata, fortificazione di circa 10 chilometri realizzata alla fine del XIV secolo.

L’attuale assetto di Piazza Cavour è frutto dei lavori cinquecenteschi di rifacimento, dei quali è traccia evidente la statua di Sisto V.

DuomoIl Duomo è stato pesantemente colpito dal terremoto che due secoli fa rase al suolo gran parte della città (Camerino è situata in una zona a rischio sismico). Le ferite hanno risparmiato qualche opera che vale la pena vedere, come la notevole scultura lignea della “Madonna della Misericordia”. Nella cripta è possibile ammirare due leoni in pietra, i busti del cardinale Angelo Gioni e del fratello prodotti dalla bottega del Bernini e il sarcofago di S. Ansovino di stile gotico toscano, dedicata al Santo che fu vescovo della città camerte nel IX secolo, con particolari figure di animali scolpite alla base del sarcofago.

Sisto V
Statua di Sisto V

Accanto alla chiesa si trova il Palazzo Arcivescovile, con i suoi portici e le sue forme rinascimentali. Al suo interno è possibile visitare il Museo arcidiocesano “Giacomo Boccanera”.

Il Palazzo Ducale è stato la dimora della signoria dei Da Varano, oggi è la sede dell’Università di Camerino. Dal cortile rinascimentale, voluto da Giulio Cesare Da Varano, si accede alle terrazze (da cui si gode di un bel panorama sui Monti Sibillini) e agli ambienti interni tra i quali meritano una visita le scuderie e le sale d’armi del XV secolo. Da una bella scala elicoidale si può arrivare all’Orto Botanico dell’Università, fondato nel 1828 dal medico pontificio Vincenzo Ottaviani, che ha un’importante collezione di piante officinali oltre alle caratteristiche serre ricavate all’interno di alcune grotte che si aprono alla base delle mura.

Prendendo l’Arengo, oggi corso Vittorio Emanuele II, a pochi metri dalla piazza si trova il Palazzo Bongiovanni. L’edificio di impianto rinascimentale, fu sede dei vescovi di Camerino e fu ceduto alla città nel 1573 da Berardo Bongiovanni. All’interno si possono ammirare le pregevoli stanze decorate. Oggi è la sede del Comune di Camerino.

All’interno del palazzo si trova l’ottocentesco Teatro Filippo Marchetti. Il teatro presenta attualmente una forma a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e il loggione. Nel soffitto, dipinto dal Ferranti, sono state rappresentate, quattro scene dell’opera Ruy Blas, mentre sopra il boccascena, decorato con putti e ninfe, si trova l’apoteosi di Filippo Marchetti, a cui il teatro fu intitolato nel 1881. Un restauro accurato del teatro, eseguito negli anni ‘80 su progetto dell’architetto Ezio Mariani, ha consentito nel 1990 la riapertura.

Nel cuore della città è situato uno degli edifici religiosi più antichi: il Tempio di San Francesco (oggi sconsacrato, visitabile a richiesta), la quale racchiude al suo interno parti della struttura originaria romanico-gotica.

Poco distante si trova la Chiesa di San Filippo, chiesa barocca, restaurata di recente, all’interno della quale è conservata la tela “Madonna e S. Filippo Neri” di G.B. Tiepolo.

Attaccata alla Chiesa di San Filippo si trova l’Oratorio di San Giovanni in Peschiera.

Convento San Domenico
Convento di San Domenico

Il complesso del Convento San Domenico, edificato dopo il sacco svevo del 1259 nel borgo San Venanzio, ha subìto nel tempo diversi cambiamenti d’uso. Ora è sede della Pinacoteca e Museo civici e del Museo delle Scienze Unicam. La sezione archeologica raccoglie reperti dal paleolitico all’età romana, mosaici (pavimento) e frammenti di affresco, iscrizioni dedicatorie e funerarie, raccolte numismatiche, collezioni di vasi greci ed italici. La Pinacoteca conserva opere di pittori camerti del Quattrocento. Tra i dipinti si può ammirare la splendida tavola dell’Annunciazione e Cristo in Pietà, il manifesto più sorprendente del quattrocento marchigiano, di Giovanni Angelo d’Antonio.

In questa zona della città è situato anche il Monastero di Santa Chiara, la cui storia è da sempre legata al casato dei Varano tramite Santa Camilla Battista Varano. Giovanni Varano, nonno di Camilla Battista, pose a custodia delle porte della città alcune comunità religiose e il 18 luglio 1384 istituì il Monastero di Santa Maria Nova, che solo successivamente fu dedicato a Santa Chiara. Successivamente Giulio Cesare Varano amplierà quel Monastero che avrebbe ospitato la figlia prediletta, entrata a far parte della comunità delle clarisse in Urbino. Il 4 gennaio 1484 Camilla Battista – che il 17 ottobre 2010 è stata proclamata Santa – torna a Camerino. E sarà proprio lei a dare lustro al Monastero del quale fu abbadessa per parecchi anni. Dopo alterne vicende,  oggi il convento è abitato da una attivissima comunità delle Sorelle Povere di Santa Chiara.

San Venanzio portale
Portale di San Venanzio

La Chiesa di San Venanzio, anch’essa duramente colpita dal terremoto del 1799, ha conservato la facciata, l’abside e il campanile della seconda metà del Trecento, con il bellissimo portale in stile gotico fiorito sormontato da un grande rosone. Nella lunetta Madonna con bambino; due leoni su mensola; nella cripta Arca di San Venanzio in stile gotico.

A pochi metri è possibile visitare il Tempio ducale dell’Annunziata – oggi suggestivo auditorium – edificato dai da Varano all’inizio del ‘500 su una struttura preesistente, in segno di ringraziamento per il loro ritorno in città dopo la breve parentesi borgesca.

E proprio Cesare Borgia, il famigerato Duca di Valentino celebrato da Macchiavelli, ha lasciato una significativa traccia del suo passaggio: la Rocca borgesca. Voluta da Alessandro VI Borgia ‘per sospetto’ dei camerti sottomessi nel 1502 dal figlio Cesare, progettata da Lodovico Clodio, figura poliedrica ed inquietante di prelato, fu quasi ultimata col lavoro di manuali convocati da molte città tra il maggio e l’agosto del 1503, prolungando i muri di sostegno che cingevano già il convento di San Pietro in Muralto ed inglobandolo. Giovanni Maria da Varano completò la rocca, l’armò e la mise in comunicazione sotterranea col palazzo ducale. Nel 1532 essa ospitò il tesoro di Loreto, minacciato dalle razzie turche. Colmati i fossati, demoliti gli edifici interni e rimosse le merlature, la rocca si qualifica come superbo belvedere. Il giardino fu realizzato 1924, integrando alberi piantati già nell’800.

Poco distante il Santuario di Santa Maria in via. Eretto per munificenza del card. Giori da Camillo Arcucci, sostituto di Borromini a Roma come progettista o direttore dei lavori, accoglie dal 1643 la splendida venerata icona con Madonna e Bambino, secondo la tradizione acquisita a Smirne da crociati camerti (c. 1345), secondo la critica opera di maestro locale della metà del ‘200, epoca alla quale risaliva l’oratorio con lo stesso titolo abbattuto per edificare il tempio a pianta ellittica. All’interno pregevoli tele di scuola romana del ‘600 e coeva fastosa cornice argentea (‘nuvola’) per esporre l’icona; volta dipinta da Rinaldi (XIX s.) e presbiterio da Orazio Orazi.

Dopo accurati lavori di restauro l’edificio che ospitava l’istituto tecnico è stato restituito alla città divenendo il  Palazzo della Musica, sede dell’Accademia Italiana del Clarinetto e dell’Associazione Adesso Musica, punto di riferimento per musicisti affermati e per giovani si avvicinano alla conoscenza della musica.

Usciti dal nucleo urbano della città si raggiunge  Renacavata, dove si adagia il Convento dei frati Cappuccini. Questa è la casa madre dell’Ordine, nato e sviluppatosi a Camerino sotto la protezione e nel palazzo stesso della famiglia Da Varano nel 1528. Il complesso conserva nella chiesa una magnifica maiolica invetrinata e colorata, attribuita a Mattia della Robbia (prima metà del ’500) raffigurante la Madonna, il Bambino e i SS. Francesco e Agnese.  Bello il tabernacolo di noce finemente lavorato e adornato di madreperla e d’avorio, opera di un cappuccino maceratese. Rarissimo nel suo genere il museo, che conserva antichi oggetti dei Cappuccini.

Rocca Varano
Rocca Varano

Una passeggiata per i colli e la campagna che contornano Camerino può essere l’occasione per ammirare l’imponente opera difensiva che i Da Varano realizzarono edificando rocche, castelli, pievi e centri fortificati. Il consiglio è di non lasciarsi sfuggire una visita alla Rocca d’Ajello (di proprietà privata) e alla Rocca Varano, arroccata in cima ad uno scoglio: Il visitatore di queste tristi rovine, fra cui non risuonano che il sibilo dei venti e le strida dei falchi, se si affaccia al dirupo strapiombante sul fiume, prova la viva impressione della forza feudale della famiglia che dal fortilizio ricevette il nome.

·        Patrimonio Paesaggistico

Al centro della zona montuosa della Provincia di Macerata, la città di Camerino è situata in suggestiva posizione panoramica su un colle e domina la conca camerte fiancheggiata a sud dal massiccio dei Sibillini e a nord dal Monte San Vicino. Il viaggiatore percorre un territorio quasi inalterato rispetto all’assetto ad esso impresso nel secondo medio evo, struggente per la bellezza del paesaggio rurale e ricco di architetture antiche.

Il territorio propone un paesaggio collinare con profili dolci, ondulati: un susseguirsi di poggetti, valli, alture che culminano con torri e rocche. Gli itinerari verdi riservano ovunque la sorpresa di tesori architettonici e artistici: chiesine affrescate, pievi, ville storiche. E’ un territorio caratterizzato dall’alternanza di campi coltivati, piccoli boschi e querce secolari. I dintorni sono disseminati di laghi artificiali, ambiente ideale per gli sport nautici mentre le montagne offrono la possibilità di praticare sport invernali ed escursioni estive (a pochi chilometri da Camerino si trova il Parco Nazionale dei Monti Sibillini).

Il territorio di Camerino è il paesaggio tipico dell’alta collina marchigiana con alternanza di boschi di latifoglie e coltivi. La fauna è ricca e diversificata con la presenza delle specie caratteristiche degli ecosistemi forestali e dei paesaggi agricoli tradizionali. Nel bosco è possibile osservare tra i rami degli alberi le evoluzioni dello scoiattolo e scoprire la presenza del capriolo o dell’elusiva puzzola. Numerosi sono gli uccelli presenti in zona: picchi, cince, tordi, ghiandaie, oltre al gheppio, comune tra i boschi, la poiana, il falco pennacchiolo, il lodolaio, il biancone. E’ presente anche la fauna che ha colonizzato il lago artificiale formato con lo sbarramento del fiume Chienti. Caratteristica è la presenza, soprattutto nel periodo invernale delle migrazioni dell’airone cenerino, dello svasso maggiore, della garzetta e del cormorano. E’ area di sosta per diverse specie di rapaci e di altri uccelli protetti.

E’ un territorio ricco di natura, ma l’eccellenza è rappresentata dall’Orto botanico “Carmela Cortini” dell’Università di Camerino che copre una superficie di circa un ettaro e si sviluppa ai piedi delle mura del Palazzo Ducale. L’Orto è diviso in due parti principali, la parte nemorale in pendio di impianto ottocentesco, in cui gli alberi secolari formano un boschetto, e l’altra in piano, in cui vi sono specie erbacee, arbustive ed arboree di varia metratura, anche a scopo ornamentale. Nella zona pianeggiante si individuano diversi settori, alcuni dei quali suddivisi in aiuole quadrate che ospitano piante spontanee e ornamentali, e piante officinali. Tra le aiuole quadrate si evidenziano altre aree tematiche: quella dedicata alla flora d’altitudine dell’Appennino centrale, quella destinata alla coltivazione di specie bulbose marchigiane, l’aiuola dedicata al genere Helleborus, al genere Peonia e al genere Hydrangea; la maggior parte dei vialetti è inoltre delimitata da bosso.

Fossi, rivi e laghi artificiali caratterizzano il territorio compreso tra il fiume Chienti e il fiume Potenza che danno il nome ad altrettante vallate ricche di flora, fauna e insediamenti antropici antichi.

L’Oasi di San Vito-Arcofiato tutela circa 526 ettari ricadente nel comune di Camerino e rappresenta il paesaggio tipico dell’alta collina marchigiana con alternanza di boschi di latifoglie e coltivi. L’Oasi di Polverina, che si estende per 241 ettari e interessa il territorio di tre comuni (Camerino, Fiastra e Pievebogliana), tutela la fauna che ha colonizzato il lago artificiale formato con lo sbarramento del fiume Chienti. Oltre all’ambiente lacustre l’oasi comprende un tratto di fiume e un’ampia area di paesaggio agrario ricchi di fauna e testimonianze storiche.

·        Patrimonio eno-gastronomico e etno-antropologico

Prodotti e piatti tipici; Vini locali, Ciauscolo IGP e salumi tipici, dolci tipici (torrone, pizze pasquali…) miele, formaggio, carne bovina razza marchigiana, mele, liquori e pasta

 

EVENTI: Calendario Sagre e feste popolari

 

6 Gennaio

FESTA DEL TORRONE

Nel 2009 è entrato nel Guinness dei primati. Il torrone più lungo del mondo è lo storico Francucci, protagonista ogni anno della festa. Il maestro pasticcere Paolo Attili continua l’antica tradizione del torrone di Camerino che ebbe riconoscimenti nell’Ottocento anche dai re d’Italia, dolce squisito noto quindi come “Il re dei torroni, il torrone dei re!”. Una consuetudine dolciaria che nei secoli è rimasta fedele a ricette artigianali e genuine. Molti sono i turisti ed i visitatori che durante le feste arrivano nella città dei da Varano a cercare il torrone bianco e croccante reso prelibato dal quel dolce impasto di miele, mandorle e… nostalgia.

www.proloco.camerino.sinp.net

 

Gennaio

IL CAMERTE

Il Premio annuale “Il Camerte” è nato per la valorizzazione e la divulgazione dell’immagine di Camerino e della sua cultura in Italia e all’estero.

www.proloco.camerino.sinp.net

 

18 Gennaio

FIERA DI SANT’ANTONIO                 

Fiera lungo le vie del centro storico. Dalle ore 8.00 alle 14,00. Merci varie.

www.comune.camerino.mc.it

 

14 Marzo

FIERA DI SANT’ANSOVINO              

Fiera lungo le vie del centro storico. Dalle ore 8.00 alle 14,00. Merci varie.

www.comune.camerino.mc.it

 

Lunedì di Pasqua

COLAZIONE DI PASQUETTA

Tradizionale appuntamento con i prodotti gastronomici tipici. Oltre alla colazione con coratella di agnello, frittata alle erbe di primavera, ciauscolo e pizza pasquale, si possono visitare, accompagnati da guide, i monumenti antichi del centro storico.

 

Aprile – Ottobre

ROCCA VARANO: CENTRO PERMANENTE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO

Tutto sull’artigianato artistico: corsi, incontri, dibattiti, mostre e prove pratiche, ma anche concerti e spettacoli di arte varia e osservazione delle stelle. Primavera e autunno aperta nei week-end, agosto aperta tutti i giorni (tradizionale spettacolo pirotecnico la sera del 14 agosto).

www.roccavarano.info

 

Aprile

PREMIO UGO BETTI PER LA DRAMMATURGIA    

Prestigioso concorso letterario riservato a opere teatrali inedite in lingua italiana di autori italiani e stranieri viventi.

www.comune.camerino.mc.it

 

Aprile

CORTILI IN FIORE

“Cortili in fiore” è un itinerario turistico e culturale – a tema – lungo i cortili storici del centro cittadino tra fiori, piante, colori e profumi. La manifestazione prevede un percorso che si snoda lungo tutto il centro cittadino, toccando i cortili storici posti all’interno di edifici pubblici, quali il cortile del Polo Museale d’Ateneo, il quadriportico del Palazzo Ducale, il cortile del Palazzo Arcivescovile, quello del Palazzo Bongiovanni e del Palazzo delle Esposte e aprendo cortili nascosti ed ombrosi androni privati.

www.cortilinfiore.it

 

Maggio

GRANFONDO TERRE DEI VARANO

Un evento turistico-sportivo di primo piano e con una valenza internazionale. Il percorso della gara si snoda, per gran parte, all’interno del Parco dei Sibillini e la gara è un’occasione preziosa per scoprire una delle zone più belle dell’Appennino marchigiano attraverso strade sicure, immerse nel verde, tra splendidi borghi medievali e suggestive vestigia storiche. Un modo divertente per coinvolgere sportivi e famiglie, per divertirsi en plein air, per scoprire un territorio accogliente e incontaminato.

www.terredeivarano.it

 

Maggio

CORSA ALLA SPADA E PALIO           

Camerino rivive ogni anno i fasti del passato in occasione della rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio. I festeggiamenti in onore di San Venanzio martire (18 maggio) sono un susseguirsi di riti, cerimonie, dall’offerta dei ceri all’accensione del grande falò propiziatorio, dalla corsa alla spada al palio degli arcieri, dagli spettacoli di musica antica all’apertura delle taverne negli angoli più suggestivi del centro storico.

Le gare sono strettamente legate all’antica divisione della città e del territorio in terzieri: di Mezzo, Muralto e Sossanta. Sono oltre quindici giorni, nel mese di maggio, di grande animazione per la città di Camerino e per i territori vicini perché la rievocazione storica è preceduta e seguita dalle manifestazioni e dalle iniziative dei terzieri.

www.corsaspada.it

 

19 Maggio

FIERA DI SAN VENANZIO

Tradizionale fiera legata alla festa del patrono lungo le vie del centro storico. Dalle ore 8.00 alle 20,00. Merci varie.

www.comune.camerino.mc.it

 

Giugno

MUSICAMDO JAZZ AND BLUES – PREMIO INTERNAZIONALE MASSIMO URBANI

Per l’occasione la città ducale si trasforma in una piccola capitale del jazz. Il Premio Internazionale Massimo Urbani è di una rassegna internazionale dove si possono scoprire le nuove promesse del jazz ed ascoltare alcuni dei maggiori artisti internazionali. Il Festival, oltre a essere un importante evento musicale, ha l’obiettivo di promuovere la città e l’Università di Camerino. Si svolge nel centro storico presso il Teatro Filippo Marchetti e in altri suggestivi ambienti del territorio

www.musicamdo.it

 

Giugno

IL DUCATO IN UN BICCHIERE

Iniziativa, unica nel suo genere, che vede il centro storico di Camerino offrire la degna cornice ad una delle eccellenze del territorio che fu dei sig.ri Da Varano: il vino. Percorso enologico con gli stand delle migliori cantine di quello che fu il territorio dei signori di Camerino arricchito da accattivanti momenti: gastronomia, arte, musica e cultura e sullo sfondo la splendida città ducale. L’evento presenta un “menù” in grado di soddisfare ogni palato: mercatini dell’artigianato artistico, osteria della bellezza (con trattamenti cosmetici a base di uva e derivati), monumenti aperti con visite guidate della città, musica dal vivo in diversi e suggestivi angoli cittadini, Jazz Lunch, cortili aperti con mostre fotografiche e di pittura, degustazione di vini dolci e passiti in abbinamento con cioccolata e pasticceria di alta qualità di produzione artigianale.

www.ilducatoinunbicchiere.it

 

Agosto

CAMERINO MUSIC FESTIVAL

Grandi appuntamenti con musicisti di fama nazionale e internazionale nei luoghi più suggestivi della città.

www.accademiaitalianaclarinetto.com

 

12 Agosto

FIERESTATE

Fiera lungo le vie del centro storico. Dalle ore 8.00 alle 20,00. Merci varie.

www.comune.camerino.mc.it

 

Settembre

PREMIO QUINTO DE MARTELLA

Premio letterario biennale per la poesia, narrativa e teatro dialettali (opere inedite) intitolato allo scrittore vernacolare Quinto de Martella, vissuto a Camerino, autore d’opere e libri in cui l’idioma camerte ha acquisito speciali valenze comunicative. Possono partecipare al concorso gli autori italiani che si esprimono nel dialetto delle proprie regioni e zone del territorio italiano.

www.proloco.camerino.sinp.net

 

Settembre

FESTA NAZIONALE DEL PLEINAIR

La città aderisce da anni all’invito del Touring Club Italiano e mette a disposizione degli amanti del turismo all’aria aperta l’attrezzato Camper service per trascorrere una due giorni tra arte, natura, storia e sapori.

www.comune.camerino.mc.it

 

Ottobre

GIORNATA BANDIERE ARANCIONI                         

Camerino Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ospita la Giornata aprendo i luoghi più belli della città e offrendo visite guidate, spettacoli e momenti culturali.

www.comune.camerino.mc.it

 

17 Ottobre

FIERA DI SANTA CAMILLA BATTISTA VARANO  

Fiera lungo le vie del centro storico. Dalle ore 8.00 alle 14,00. Merci varie.

www.comune.camerino.mc.it

 

Ottobre-Aprile

STAGIONE DI PROSA TEATRO FILIPPO MARCHETTI

Stagione di prosa del Teatro Filippo Marchetti con un cartellone ricco di grandi nomi del panorama teatrale italiano

www.comune.camerino.mc.it

 

8 dicembre – 6 gennaio

LA CASA DI BABBO NATALE

La visita alla casa Babbo Natale è un appuntamento significativo del Natale camerinese, un’occasione magica per i bambini che possono incontrare il grande vecchio dalla lunga barba che li accoglie nella sua casa con tanto di laboratorio di giocattoli. La visita nelle varie stanze è davvero straordinaria: si entra nella favola quando si suona la campana d’ingresso e subito si scorge l’angolo della posta con mucchi di lettere, la cucina con focolare e sedia a dondolo. I vari, suggestivi ambienti dell’abitazione di Babbo Natale vengono ricostruiti, con abilità certosina, attraverso un allestimento legato alla storia e alla tradizione dell’entroterra marchigiano.

www.comune.camerino.mc.it

 

26 dicembre

CONCERTO DI NATALE

Tradizionale e ultimo appuntamento dell’anno curato della prestigiosa Banda musicale “Città di Camerino” diretta dal M° Vincenzo Correnti, che si tiene nell’ottocentesco Teatro Filippo Marchetti.

http://digilander.libero.it/banda_camerino

 

Nel corso dell’anno seminari, convegni e iniziative culturali varie organizzate dall’UNIVERSITÀ DI CAMERINO

www.unicam.it

 

COMUNE DI CAMERINO

corso Vittorio Emanuele II, 17 – 62032 Camerino (MC)

Tel. +39 0737 634711 Fax +39 0737 630423

www.comune.camerino.mc.it

comune@camerino.sinp.net

https://www.facebook.com/Comune-Di-Camerino-899118096816835/timeline/?ref=hl

 

 

INFO:

Associazione Turistica “Pro Camerino” / IAT Informazioni Turistiche

corso Vittorio Emanuele II, 21 62032 Camerino (MC)

Tel/Fax +39 0737 632534

www.proloco.camerino.sinp.net

proloco@camerino.sinp.net

 

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