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Disoccupazione: ottomila ettari coltivabili all’asta per combattere la crisi

Combattere la crisi occupazionale con il ritorno alla terra. È questo il nuovo progetto del ministro delle Politiche, Maurizio Martina che ha deciso di dare ai giovani una chance fuori dagli schemi mettendo all’asta da ieri ottomila ettari coltivabili.

Campi, piccoli appezzamenti incolti o già coltivati. E gli under 40 avranno un accesso privilegiato all’asta. Queste nel succo le novità dell’iniziativa. D’altra parte in numeri parlano chiaro: i laureati in Agraria crescono (gli iscritti nell’anno accademico 2015/16 sono saliti del 20% rispetto a dieci anni prima), aumentano le esportazioni di prodotti agricoli, il made in Italy tira e l’imprenditorialità giovanile nel settore primario è più vivace che mai, soprattutto al Sud (dove sono nate più di 20mila aziende costituite da ragazzi nei primi mesi del 2016). «La Banca può rappresentare uno strumento fondamentale – ha dichiarato il ministro Martina – per rispondere alla richiesta di terreni e per valorizzare meglio il patrimonio fondiario pubblico».

Chi può partecipare all’asta. Come detto, corsia preferenziale per i giovani ma tutti hanno possibilità di aggiudicarsi Una fetta di terreno: non solo chi è già coltivatore diretto ma anche un laureato in Agraria o un ragazzo che, dopo aver acquisito competenze in chimica o in agricoltura, decida di mettersi in proprio, può tentare. Dovrà iscriversi come imprenditore, ma sarà esonerato per tre anni dal versare i contributi previdenziali.

E come dicevamo ci sono agevolazioni per gli under 40: l’acquisto può essere finanziato con un mutuo a un tasso più basso di quelli di mercato. Gli investimenti, dalle stalle ai macchinari, potranno contare su prestiti a tasso zero, mentre gli aiuti europei sono aumentati del 25 per cento.

Abbattuta la burocrazia. Ci sarà un sito ad hoc, sul portale del ministero, che darà una schermata dell’Italia. Da lì si potrà navigare seguendo due indicatori: l’ampiezza della terra che si cerca o la Regione dove si va a caccia di suolo. Il primo clic lo farà questa mattina il ministro Martina. Poi l’accesso sarà libero, basterà registrarsi per vedere cosa c’è in vendita, con tanto di valore catastale e tipo coltivazione.

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