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La ripartizione della gestione dei finanziamenti è per il 70 per cento pubblica a tasso zero e per il restante 30 per cento privata a tassi convenzionati e agevolati tramite Unifidi (consorzio di garanzia selezionato con gara pubblica) per conto della Regione Emilia-Romagna.
Le imprese possono accedere utilizzando il Fondo Starter o il Fondo Energia.
Il primo, cui sono dedicati undici milioni di euro complessivi, si rivolge alle start-up e sostiene la nuova imprenditorialità con concessioni di mutui da 20 a 300mila euro per progetti della durata di un minimo di 36 fino ad un massimo di 96 mesi nei seguenti ambiti:
– innovazione produttiva e di servizio;
– sviluppo organizzativo;
– messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo;
– consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali;
– introduzione e uso efficace di strumenti ICT.
I beneficiari sono tutte le piccole e medie aziende, cioè quelle con meno di 50 dipendenti, che abbiano operato per l’intero anno conseguendo meno di 10 milioni di euro di fatturato. Devono avere sede in Emilia-Romagna, essere iscritte al Registro delle imprese e non devono essere costituite da più di cinque anni. Inoltre, devono risultare attive al momento della richiesta di erogazione dell’agevolazione e non devono risultare “imprese in difficoltà”.
Possono partecipare al bando se operano nei seguenti (molti) settori:
- minerario;
- manifatturiero;
- forniture energetiche;
- gestione dei rifiuti;
- costruzioni;
- commercio e riparazione di veicoli, trasporto e magazzinaggio;
- alloggio e ristorazione;
- informazione e comunicazione;
- immobiliare;
- attività professionali, scientifiche e tecniche;
- servizi per le imprese;
- noleggio;
- agenzie di viaggio;
- istruzione;
- assistenza sanitaria e sociale;
- arte;
- sport;
- intrattenimento.
La domanda va presentata on line e con firma digitale attraverso il sito www.fondostarter.unifidi.eu.
Per quanto riguarda il Fondo Energia, con una dotazione di 36 milioni di euro complessivi, è finalizzato al sostegno degli interventi di green economy con finanziamenti che vanno da 25 a 500mila euro, per progetti della durata di un minino di 36 fino ad un massimo di 96 mesi nei seguenti ambiti:
– miglioramenti dell’efficienza energetica e riduzione dei gas climalteranti;
– produzione di energia da fonti rinnovabili esclusivamente per autoconsumo.
Tale fondo, oltre a prevedere una compartecipazione pubblica/privata del 70/30 per cento come il precedente, prevede anche un contributo a fondo perduto per le spese tecniche di diagnosi energetica, gli studi di fattibilità, la preparazione del progetto di investimento per un massimo del 12,5 per cento del finanziamento ammesso.
Per ulteriori informazioni:www.fondoenergia.unifidi.eu.
(Gi.Ca.)